“Buona montagna a tutti” augura Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017, per la giornata ONU della montagna

11 dic. 2018 – Paolo Cognetti è nato a Milano nel 1978 e si è diplomato alla Civica Scuola di Cinema di Milano. Appassionato lettore di short stories e letteratura americana ha pubblicato con minimum fax due raccolte di racconti, Manuale per ragazze di successo (2004), Una cosa piccola che sta per esplodere (2007), e il romanzo di racconti Sofia si veste sempre di nero (2012).  Dal 2004 ha vissuto per diversi mesi l’anno a New York, città del cuore dove ha realizzato il lungometraggio “Il lato sbagliato del ponte”, un viaggio tra gli amati scrittori di Brooklyn. Nel 2010 per Laterza Editore è uscito il reportage narrativo New York è una finestra senza tende, seguito nel 2014 da Tutte le mie preghiere guardano verso ovest (Edt). Nel 2015 ha inoltre curato per Einaudi l’antologia New York Stories.

Vive tra la città e la sua baita a 2.000 metri e ama viaggiare.

Nel 2013 ha pubblicato Il ragazzo selvatico (Terre di mezzo) un diario del suo ritorno alle terre alte e nel 2016 è uscito per Einaudi il suo primo romanzo: Le otto montagne, in corso di traduzione in trentanove Paesi.

Ha scritto molto dei luoghi dei suoi viaggi. La sua nuova passione è il Nepal di cui ha raccontato nel suo ultimo libro “Senza mai arrivare in cima” (Einaudi, 2018).

Nel 2017 ha realizzato insieme ad alcuni amici Il richiamo della foresta, un festival di arte, libri e musica a Estoul, in Valle d’Aosta, dove abita per sei mesi l’anno. Qui aprirà prossimamente anche un rifugio, sede di attività culturali e residenze d’artista.

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