COVID-19 – Segretario Generale: Lancio del documento sulla sicurezza alimentare

IL SEGRETARIO GENERALE

LANCIO DEL DOCUMENTO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE

C’e’ abbastanza cibo nel mondo da nutrire la nostra popolazione di 7,8 miliardi di persone.

Tuttavia, ce ne sono oggi piu’ di 820 milioni tra loro che hanno fame. E circa 144 milioni di bimbi sotto i 5 anni sono sottosviluppati, cioe’ uno ogni cinque in tutto il mondo.

I nostri sistemi alimentari non ce la fanno, e la pandemia Covid-19 contribuisce a peggiorare la situazione.

A meno che non si agisca immediatamente, e’ sempre piu’ chiaro che si produrra’un’emergenza alimentare globale che potrebbe avere un impatto di lungo periodo su milioni di bambini e adulti.

Quest’anno, altri 49 milioni di persone potrebbero cadere in stato di estrema poverta’ a causa del COVID-19. Il numero di quanti sono privi di sicurezza alimentare e’ destinato ad aumentare rapidamente.

Ogni punto percentuale in meno nel prodotto nazionale lordo globale significa altri 700mila bambini in stato di sottosviluppo.

Perfino in Paesi dove il cibo abbonda, assistiamo al rischio di un sovvertimento della catena di fornitura alimentare.

Occorre agire adesso per evitare gli effetti peggiori dei nostri sforzi per controllare la pandemia.

Il documento programmatico sull’Impatto del COVID-19 su Sicurezza alimentare e Nutrizione si articola in tre punti chiari.

Innanzitutto, dobbiamo mobilitarci per salvare vite e famiglie, concentrandoci laddove il rischio sia piu’ acuto.

Cio’ implica designare i servizi relativi a cibo e nutrizione come essenziali, assicurando tutele adeguate ai lavoratori del settore.

Questo significa preservare provviste alimentari umanitarie e assistenza alimentare critiche in favore di gruppi vulnerabili.

E significa anche attribuire al cibo, in Paesi soggetti a crisi alimentari, un ruolo che permetta di rafforzare e potenziare i sistemi di protezione sociale.

Occorre che gli Stati intensifichino le misure a sostegno delle attivita’ di lavorazione, trasporto e commercializzazione locale del cibo, e che mantengano aperti i corridoi commerciali per garantire il funzionamento continuo dei sistemi alimentari.

Bisogna inoltre che essi garantiscano che i pacchetti di sostegno e stimolo raggiungano i piu’ vulnerabili, facendo tra l’altro in modo che siano soddisfatte le esigenze di liquidita’ di piccoli produttori locali e imprese agricole.

In secondo luogo, dobbiamo rafforzare i sistemi di tutela sociale per la nutrizione.

I Paesi hanno bisogno di salvaguardare l’accesso a un’alimentazione sicura e nutriente, in particolare per giovani, donne incinte e che allattano, anziani e altri gruppi a rischio.

Essi devono adattare ed espandere gli schemi di tutela sociale affinche’ ne traggano vantaggio dal punto di vista nutrizionale i gruppi a rischio.

Questo comprende il supporto ai bambini che non hanno piu’ accesso ai pasti scolastici.

Terzo, occorre investire nel futuro.

Abbiamo l’opportunita’ di costruire un mondo piu’ inclusivo e sostenibile.

Creiamo sistemi alimentari che si indirizzino meglio ai bisogni di produttori e lavoratori del settore.

Forniamo un accesso piu’ inclusivo a cibo sano e nutriente in modo da sconfiggere la fame.

E riequilibriamo il rapporto tra sistemi alimentari e ambiente naturale trasformandoli per lavorare meglio con la natura e per il clima.

Non possiamo dimenticare che i sistemi alimentari contribuiscono per il 29% alle emissioni globali di gas ad effetto serra, tra cui il 44% di metano, e che hanno un impatto negativo sulla biodiversita.’

Se seguiamo questa agenda, come indicato dal documento che lancio oggi, saremo in grado di evitare alcuni tra gli effetti peggiori della pandemia COVID19 su sicurezza alimentare e nutrizione, agendo in modo da sostenere la transizione verde che dobbiamo operare.

Grazie.

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