Gaza: senza carburante, a rischio la vitale assistenza alimentare per le famiglie disperate

ROMA – Le condizioni catastrofiche in cui vivono centinaia di migliaia di palestinesi a Gaza rischiano di peggiorare ulteriormente, a causa della grave carenza di carburante che minaccia di bloccare il cibo e altre operazioni umanitarie.

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“Senza ulteriori forniture di carburante, i panifici che collaborano con il WFP non saranno più in grado di produrre pane. Al momento, solo due dei nostri panifici convenzionati hanno il carburante per produrre il pane e domani potrebbe non essercene più nessuno”, ha detto Samer Abdeljaber, Rappresentante del WFP in Palestina. “Sarebbe un duro colpo per le migliaia di famiglie che vivono nei rifugi e che fanno affidamento sulla consegna quotidiana del pane”.

“La popolazione di Gaza ha bisogno di una fornitura continua di aiuti a un livello adeguato all’enormità dei bisogni. Per alleviare le sofferenze e consentire la fornitura di assistenza salvavita, facciamo eco all’appello del Segretario Generale per un cessate il fuoco umanitario”, ha aggiunto Abdeljaber.

In basso le ultime informazioni sulle operazioni del WFP in Palestina dall’inizio della crisi:

• Il WFP ha già assistito quasi 630.000 persone nei rifugi e nelle comunità di Gaza e della Cisgiordania. L’assistenza comprende forniture alimentari di emergenza, principalmente cibo in scatola e pane fresco, e voucher elettronici quando i negozi sono aperti e dispongono di scorte di cibo.

• In media, 200.000 persone nei rifugi ricevono ogni giorno il pane fresco fornito dal WFP, ma la carenza di carburante sta rendendo sempre più difficile l’attività dei panifici. Mercoledì solo 150.000 persone hanno ricevuto il pane.

• Attualmente, solo due panifici convenzionati con il WFP funzionano, rispetto agli iniziali 23, e producono sei volte la quantità abituale di pane.

• Il carburante non è fondamentale solo per i panifici. È necessario anche per i camion che ricevono i rifornimenti che entrano attraverso il valico di Rafah e per distribuirli in tutta Gaza. Inoltre, il carburante è fondamentale per gli ospedali e per le stazioni di desalinizzazione e di pompaggio dell’acqua.

• I prodotti alimentari essenziali si stanno rapidamente esaurendo nei negozi di Gaza. Nonostante la maggiore disponibilità di cibo presso i grossisti, i negozi non sono in grado di rifornirsi a causa di strade danneggiate, problemi di sicurezza e carenza di carburante. Circa il 10 per cento dei negozi convenzionati con il WFP hanno esaurito le scorte di cibo.

• Il WFP sta continuando la distribuzione di voucher elettronici a Gaza, riscattati finora dall’88 per  cento delle persone che li hanno ricevuti. Ma la capacità dei negozi di gestire il programma dei voucher sta diminuendo man mano che le scorte si esauriscono.

• Nove camion del WFP che trasportavano 141 tonnellate di scorte alimentari sono già entrati a Gaza dall’apertura del valico di Rafah sabato 21 ottobre. Trentanove camion del WFP si trovano al confine egiziano con Gaza o nelle sue vicinanze in attesa di entrare.

• Affinché il WFP possa aumentare le sue operazioni per raggiungere 1,1 milione di persone nei prossimi due mesi, è necessario che 40 camion entrino quotidianamente nella Striscia di Gaza.

• Con l’aumento dei bisogni, il WFP sta rivedendo al rialzo le necessità di finanziamento e stima che avrà bisogno di almeno 100 milioni di dollari per i prossimi 90 giorni per sostenere la risposta all’emergenza.

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