Giornata Internazionale dei Peacekeeper 2020: le Donne nel Peacekeeping

Voi mettete il casco? Per la sicurezza sulle strade, in bici, in moto.

Noi lo indossiamo per la Pace. Per l’esattezza è un casco che si ricarica con la pace stessa! Ci conoscete? Siamo i Caschi Blu! Forze Internazionali di Pace delle Nazioni Unite.

Una cantastorie, una volta disse, che la Pace si era ammalata perché non aveva seguito il suo cuore. Noi siamo i Peacekeeper del Mondo. Ci occupiamo di evitare le guerre.

Il nostro casco è tutto blu. Si ricarica con un “carica batteria” che funziona con il dialogo fra i popoli, che naturalmente sono tutti diversi e non hanno le stesse idee, né di vita, né di religione, né di politica. Perché, come sostiene, un mio amico, Ambasciatore, il dialogo è fondamentale. E’ infatti normale avere visioni differenti sulle cose, anzi dovrebbe essere una risorsa. Voi la pensate esattamente come i vostri amici? Su tutto? Avete le stesse passioni, gli stessi gusti? Sarebbe estremamente noioso! Avere invece diversi punti di vista è qualcosa che ci salva, anche dalla noia.

Noi certo non ci annoiamo mai. Facciamo e abbiamo svolto missioni pazzesche. In tutto il mondo: dalla Cambogia, al Salvador, Liberia, Libano, Timor Est, Sierra Leone e altrove.

Coraggiose, rischiose e complesse. Ci hanno dato il Nobel per la Pace.

Che è un premio per come siamo stati capaci di affrontare e portare a termine i nostri obiettivi. Abbiamo compiti e imprese difficilissime, voi ne avete mai?

Le nostre sono di prevenire i conflitti, evitare di arrivare al punto di rottura tra popoli, edificare la pace, mantenerla e consolidarla (una volta che c’è non è proprio facile tenerla) e infine di assistenza umanitaria.

Ancora un ricordo molto vivo di quella volta che abbiamo perso i caschi. Senza caschi niente dialogo. Panico, paura. Non potevamo più garantire la pace. Purtroppo abbiamo visto cose terribili! Vite umane in pericolo. Civili costretti a lasciare le loro case, caos, rivolte, armi dovunque, gravi ingiustizie che non potevamo ignorare.

Furono momenti di tremendo conflitto. Ma per fortuna uno dei nostri ritrovò il casco magico col caricatore. Lo mise attaccato al dialogo di due popoli molto diversi che fino a poco prima erano stati aggressivi tra di loro. All’inizio il caricatore pareva non funzionare. Sembrava andare tutto storto. Nessuna diplomazia, solo attacchi e brutalità. Tensione fino all’ultimo momento.

Per fortuna il caricatore si attaccò bene, lo stato di diritto venne ripristinato. Il dialogo salvò. Il casco ebbe come sempre il suo effetto.

Non perdiamo mai il caricabatterie dei Caschi: la Pace. Altrimenti saremo perduti. Tutti.

 

Agnese Bizzarri
Agnese Bizzarri

Agnese Bizzarri, autrice di libri per bambini. Laureata in Filosofia, si occupa di progetti educativi e culturali presso fondazioni, enti, pubbliche amministrazioni, università e associazioni non profit.

Attualità