Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi alimentari

FAO, UNEP e i loro partner celebrano la seconda Giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari

Per centrare l’obiettivo del 2030 a livello mondiale è necessario risolvere urgentemente il dramma delle perdite e degli sprechi alimentari

29 settembre 2021, Roma – Trasformare i sistemi agroalimentari per renderli più efficienti, inclusivi e sostenibili è fondamentale per evitare che le perdite e gli sprechi alimentari vanifichino gli sforzi per debellare la fame, migliorare la nutrizione e ridurre le pressioni sulle risorse naturali e sull’ambiente. È questo il messaggio emerso oggi nel corso di un evento durante il quale l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), unitamente ai loro partner, hanno celebrato la Giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari.

Il 14 percento circa del cibo prodotto in tutto il mondo va perso tra il momento della raccolta e quello della vendita al dettaglio. Il che equivale a una perdita di 400 miliardi di dollari all’anno in valore alimentare, mentre va sprecato un 17 percento stimato della produzione alimentare globale (11 percento negli ambienti domestici, 5 percento nel servizio alimentare e 2 percento nei punti di vendita al dettaglio).

“Dobbiamo accelerare i progressi compiuti nel conseguimento dell’obiettivo OSS (Obiettivo di sviluppo sostenibile) 12.3 entro il 2030 in modo da dimezzare gli sprechi alimentari a livello mondiale e ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento, comprese tra queste le perdite subite dopo la raccolta,” ha dichiarato il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, rammentando che rimangono soltanto “nove stagioni (di raccolta) per raggiungere questo traguardo.”

“Le perdite e gli sprechi alimentari concorrono fino al 10% delle emissioni di gas a effetto serra. Risorse preziose come il suolo e l’acqua vengono consumate, sostanzialmente, per nulla,” ha spiegato Inger Andersen, Direttore esecutivo dell’UNEP. “Ridurre in maniera seria le perdite e gli sprechi alimentari contribuirà a rallentare i cambiamenti climatici, proteggere la natura e aumentare la sicurezza alimentare, in un momento in cui abbiamo disperatamente bisogno che tutto ciò accada.”

La cerimonia di oggi segna la ricorrenza della seconda Giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari, che è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2019. La cerimonia ha visto susseguirsi una serie di interventi del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres; del Ministro italiano delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli; del Ministro sloveno dell’Agricoltura, della silvicoltura e dell’alimentazione, Joze Podgorsek; della Commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides; il Presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, Gilbert F. Houngbo, e il Direttore esecutivo aggiunto del Programma alimentare mondiale, Amir Abdulla.

Nel suo messaggio di benvenuto, l’Economista capo della FAO, Maximo Torero Cullen, ha rilevato che la presenza di partner diversi  all’evento è la dimostrazione che “nessun soggetto da solo è in grado di risolvere il problema delle perdite e degli sprechi alimentari. È indispensabile passare all’azione e intervenire sui fattori che sono alla radice di questi fenomeni.”

La Direttrice Generale per l’ambiente e i cambiamenti climatici del Rwanda, Beatrice Cyiza, ha partecipato a una tavola rotonda di esperti mettendo in evidenza la necessità di accelerare le misure di riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari per migliorare la produzione dei sistemi agroalimentari.

La cerimonia ha seguito a ruota il Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari della scorsa settimana, in esito al quale è stata istituita la Coalizione “Il cibo non è mai uno spreco”, il cui scopo è ridurre le perdite e gli sprechi alimentari a livello nazionale. Parallelamente, la FAO sta ospitando la Piattaforma tecnica del G20 sulle perdite e gli sprechi alimentari e la Coalizione per il cibo promossa dal governo italiano.

Azione efficace ed efficiente

Nel suo intervento, il Direttore Generale della FAO ha sottolineato la necessità di risolvere il problema delle perdite e degli sprechi alimentari incorporando innovazioni di successo lungo la filiera agroalimentare con prodotti, servizi, modelli imprenditoriali e tecnologie potenziati. Una riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari si tradurrebbe in un uso più efficiente del suolo e in una migliore gestione delle risorse idriche, con effetti positivi sui cambiamenti climatici e sui mezzi di sussistenza.

“Gestire in maniera efficace il problema delle perdite e degli sprechi alimentari significa optare per modelli di produzione e consumo più sostenibili, il che a sua volta aumenterebbe la disponibilità di cibo e concorrerebbe a ridurre l’impronta ambientale”, ha osservato Qu. “Non possiamo continuare a perdere ogni anno 75 miliardi di metri cubi di acqua per produrre frutta e verdura,” ha aggiunto.

L’impegno in corso della FAO

In qualità di agenzia co-custode dell’OSS 12.3, impegnata a ridurre gli sprechi alimentari a livello di consumatori entro il 2030, la FAO ospita la Piattaforma tecnica sulla misurazione e la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari del G20/FAO/IFPRI [Istituto internazionale per la ricerca sulle politiche alimentari], favorendo la condivisione di buone prassi tra i membri.  Lo Stato dell’alimentazione e dell’agricoltura 2019 verteva sul tema delle perdite alimentari, in particolare, e sull’Indice mondiale delle perdite alimentari. Nel giugno 2021, la Conferenza della FAO ha approvato il Codice di condotta volontario per la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari.

Definizioni

Le perdite alimentari, stando a quanto riportato dalla FAO nell’Indice delle perdite alimentari, si verificano dopo il momento della raccolta fino al momento, senza includerlo, della vendita al dettaglio.

L’espressione sprechi alimentari si riferisce alla riduzione quantitativa o qualitativa di alimenti risultante dalle decisioni e dalle azioni di commercianti al dettaglio, fornitori di servizi alimentari e consumatori.  Gli sprechi alimentari si verificano in molti modi diversi:

  • I prodotti freschi che non hanno un aspetto considerato ottimale, per esempio in termini di forma, dimensioni e colore, spesso vengono esclusi dalla catena di approvvigionamento durante le operazioni di smistamento.
  • Spesso i commercianti al dettaglio e i consumatori scartano alimenti prossimi alla data riportata sulla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il” oppure che recano questa data o una data successiva.
  • Enormi quantità di cibo perfettamente integro e ancora commestibile rimangono spesso inutilizzate o avanzano e vengono scartate nelle cucine domestiche e nelle strutture per la ristorazione.

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