Il Riassunto della UN Ocean Conference 2022

Post scritto in collaborazione con Worldy, che ringraziamo per il supporto offerto durante la Conferenza.

 

Dal 27 giugno al 1° luglio 2022, si è svolta a Lisbona la seconda Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano.

L’obiettivo dell’evento è stato quello di mobilitare la comunità internazionale a impegnarsi nel trovare soluzioni sostenibili per la conservazione, la protezione e l’uso responsabile delle risorse marine, secondo l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 14 dell’Agenda2030.

Durante l’evento, il Segretario Generale dell’ONU #AntonioGuterres che ha parlato di una “emergenza oceanica”: gli oceani sono infatti responsabili del 50% dell’ossigeno presente nel pianeta, che coprono per il 70%, fornendo nutrienti essenziali e mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici. Secondo Guterres, senza azioni decise, la plastica in mare supererà il numero dei pesci entro il 2050. Per affrontare la situazione, Guterres ha delineato 4 punti essenziali.

Per prima cosa, è importante che gli investimenti sugli oceani e lo sfruttamento delle loro risorse vengano effettuati in maniera sostenibile. “Ciò potrebbe aiutare l’oceano a produrre fino a sei volte più cibo e generare 40 volte più energia rinnovabile di quanto non faccia attualmente”, ha affermato Guterres. Secondo, sarà importante replicare le strategie che hanno funzionato in passato per salvaguardare aree oceaniche circoscritte, e riadattarle per salvaguardare tutti gli oceani.

Terzo, il capo dell’ONU ha anche chiesto una maggiore protezione degli oceani e delle persone le cui vite e mezzi di sussistenza dipendono da essi. Poiché il 40% della popolazione mondiale vive sulle coste, sarà importante affrontare il cambiamento climatico investendo in infrastrutture costiere resilienti. Infine, Guterres ha evidenziato la necessità di più scienza ed innovazione per spingerci in quello che ha definito un “nuovo capitolo dell’azione oceanica globale”.

La Conferenza, ormai terminata, ha fornito numerosi spunti interessanti e creato consapevolezza sulla crisi oceanica. La speranza, adesso, è che qualcosa cambi sul serio.

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