Il vice Segretario Generale Amina J. Mohammed, durante il suo intervento a New York all’evento “Advancing the Global Goals with artificial intelligence”,  ha definito l’intelligenza artificiale come uno tra i progressi più straordinari del nostro tempo.

L’anno scorso, il Segretario Generale aveva istituito un comitato di alto livello sulla cooperazione digitale, al fine di promuovere un dialogo costruttivo sulle possibilità di sfruttare la tecnologia per far progredire il benessere umano, mitigando al contempo i rischi.

Alcune delle raccomandazioni del rapporto che ne è emerso riguardano direttamente l’intelligenza artificiale. In particolare, il gruppo di esperti ha sottolineato la necessità di progettare i sistemi intelligenti in modo tale da consentire la spiegazione delle loro decisioni e poter rintracciare la responsabilità umana a seguito del loro uso.

L’applicazione dell’intelligenza artificiale ricopre già un ruolo significativo in alcuni settori, come ad esempio quello dell’analisi predittiva e dell’automazione industriale e dei servizi pubblici. Amina Mohammed ha sottolineato l’importanza dell’IA anche in relazione all’Agenda 2030. Al contempo, però, sono emersi chiaramente i potenziali rischi: un aumento delle disuguaglianze, il pericolo di manipolazione dei processi politici e di generazione di false informazioni o un’alterazione del mercato del lavoro, solo per citarne alcuni.

“Come spesso accade con la tecnologia, e forse soprattutto con l’IA, le criticità non risiedono solo nel modo in cui funziona, ma nel modo in cui viene utilizzata.”, ha affermato Mohammed. Per tale ragione, prima di impiegare l’intelligenza artificiale occorre chiedersi chi siano i reali beneficiari e porre grande attenzione anche alle conseguenze non intenzionali sulle fasce più vulnerabili della società.

Il Vice Segretario Generale ha individuato tre linee d’azione dell’ONU riguardo all’intelligenza artificiale.

In primo luogo, continuare a sviluppare applicazioni di deep learning che consentano di lavorare in modo più intelligente, in particolare nei settori dell’analisi predittiva.

Cogliere le sfide dell’innovazione e incentivare la creazione di beni pubblici digitali, in secondo luogo, si configurano come opportunità per accelerare i progressi in settori critici per il raggiungimento degli OSS.

Infine, gli Stati Membri sono stati esortati a sfruttare i diversi organismi e fora internazionali per supportare lo sviluppo di quadri legali ed etici per la governance dell’IA su scala globale.

“In breve”, ha concluso Il vice Segretario Generale, “consideriamo le sfide e le opportunità poste dall’IA come centrali per il lavoro che ci attende  nei prossimi decenni.”