In occasione della Giornata Internazionale sulla tolleranza zero per la mutilazione genitale femminile, riportiamo di seguito il messaggio del Segretario Generale:
“Ci sono oltre 200 milioni di ragazze e donne al mondo che hanno sofferto la mutilazione genitale femminile, una pratica orribile e dannosa che ha un impatto sulla salute fisica, mentale e sessuale. Quest’anno, sono a rischio più di quattro milioni di ragazze.
La mutilazione genitale femminile è una palese manifestazione di disuguaglianza di genere che è saldamente radicata in strutture sociali, economiche e politiche. Essa costituisce inoltre una violazione dei diritti umani e una forma estrema di violenza contro le ragazze. Fortunatamente, tra il 2000 e il 2018, la prevalenza di tale pratica è diminuita del 25 per cento.
Tuttavia, anche una sola mutilazione è di troppo. La Giornata di quest’anno evidenzia il potere che i giovani hanno di fare sentire la loro voce. Occorre amplificare queste voci e aiutarli in questo di cambiamento e in favore dei loro diritti.
Insieme, possiamo eliminare la mutilazione genitale femminile entro il 2030. Ciò determinerà effetti positive su salute, istruzione e progresso economico di donne e ragazze.
Facciamo che il Decennio di azione per realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, che le Nazioni Unite hanno da poco lanciato, sia anche quello che azzererà la mutilazione genitale femminile.”