Messaggio del Segretario Generale per la Giornata Internazionale di Riflessione sul Genocidio del 1994 in Ruanda

7 aprile 2020

“Oggi, ricordiamo il genocidio dei Tutsi in Ruanda – quando più di un milione di persone sono state sistematicamente assassinate in soli 100 giorni.

Le vittime erano prevalentemente Tutsi, ma anche Hutu ed altri che si sono opposti al genocidio.

In questo giorno, noi onoriamo coloro che sono stati uccisi.

E ci ispiriamo alla capacità di coloro che sono sopravvissuti per la riconciliazione e la restaurazione.

Non dobbiamo mai più permettere che si verifichi una tale atrocità.

Dobbiamo dire no ai linguaggi d’odio e alla xenofobia, e rifiutare le forze della polarizzazione, del nazionalismo e del protezionismo.

Solo riconoscendo di essere tutti un’unica famiglia umana che condivide lo stesso pianeta saremo in grado di affrontare le molte sfide globali che ci attendono – da COVID-19 al cambiamento climatico.

Dopo il genocidio, il Ruanda ha dimostrato che è possibile risorgere dalle ceneri, guarire e ricostruire una società più forte e sostenibile.

Mentre guardiamo avanti per accelerare gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, prendiamo ispirazione dalla lezione che il Ruanda sta impartendo”.

 

 

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