29 Nov – La soluzione del conflitto israelo-palestinese resta una delle sfide più ardue che la comunità internazionale si trovi a fronteggiare. Purtroppo, lo scorso anno non ha visto alcuno sviluppo positivo e la situazione sul terreno continua a deteriorarsi.

L’intensificazione di insediamenti illegali, la demolizione di case palestinesi e la perdurante sofferenza a Gaza devono finire. La creazione di insediamenti nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme est, non ha validità legale e costituisce una flagrante violazione del diritto internazionale, come definito nella Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 2334. Tali azioni minacciano la possibilità di dare attuazione a uno Stato palestinese fondato sulle relative risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Al tempo stesso, va messa fine al lancio indiscriminati di razzi e ai colpi di mortaio verso la popolazione civile israeliana.

Faccio appello agli israeliani e ai palestinesi e a tutti i loro sostenitori affinché adottino passi che permettano di ristabilire la fiducia nella soluzione dei due Stati. Non esiste alternativa praticabile. E’ una pericolosa illusione pensare che il conflitto possa essere gestito o contenuto a tempo indefinito. Soltanto negoziati costruttivi tra le parti – condotti in buona fede con il sostegno della comunità internazionale e aderenti a risoluzioni ONU e parametri definiti da lungo tempo – condurranno a una soluzione giusta e duratura, con Gerusalemme come capitale di entrambi gli Stati. Ciò che occorre è innanzitutto capacità di direzione e volontà politica. Accanto a queste, gli sforzi della società civile e di quanti da entrambe le parti cercano di colmare il divario esistente tra israeliani e palestinesi.

In occasione di questa Giornata, riaffermiamo dunque il nostro impegno a sostegno del popolo palestinese. Le Nazioni Unite non vacilleranno in questo impegno, con un’azione volta a permettere loro il conseguimento dei loro diritti inalienabili e di un futuro di pace, giustizia, sicurezza e dignità per palestinesi e israeliani insieme.