Oggi è la Giornata internazionale delle giovani ragazze

11 ott – Dal 2012, l’11 ottobre è stato riconosciuto come la Giornata internazionale delle giovani ragazze. La giornata mira a evidenziare i bisogni e le sfide che le ragazze affrontano, promuovendo al contempo la loro emancipazione e il rispetto dei loro diritti.

Quasi 25 anni fa, circa 30.000 donne e uomini provenienti da quasi 200 paesi arrivarono a Pechino, in Cina, per la Quarta conferenza mondiale sulle donne, determinati a riconoscere i diritti delle donne e delle ragazze come diritti umani. La conferenza è culminata con l’adozione della Dichiarazione e della Piattaforma d’azione di Pechino: l’agenda politica più completa per l’emancipazione delle donne.

Negli anni seguenti, le donne hanno portato avanti questo programma, conducendo movimenti globali su questioni che vanno dai diritti di salute sessuale e riproduttiva alla parità di retribuzione. Oggi più ragazze frequentano e concludono la scuola, un numero inferiore si sposa e diventa madre in età infantile e altre acquisiscono le competenze necessarie per eccellere nel futuro mondo del lavoro.

I movimenti per l’emancipazione femminile si sono espansi in molte aree del mondo. Sono organizzati da e per ragazze adolescenti e affrontano questioni come il matrimonio infantile, la disuguaglianza educativa, la violenza di genere, i cambiamenti climatici, l’autostima e i diritti delle ragazze di entrare nei luoghi di culto o negli spazi pubblici durante le mestruazioni.

Per celebrare questa giornata, UNRIC/Italia è lieta di presentarvi il contributo video ricevuto da Loretta Bondi, componente del consiglio direttivo della Casa Internazionale delle Donne di Roma, che ci racconta le aspirazioni e le sfide che caratterizzano le ragazze di oggi nel nostro Paese.

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Nota biografica: Loretta Bondì è componente del consiglio direttivo della Casa Internazionale delle Donne (Roma), Direttrice dei progetti internazionali di BeFree dal 2013 e socia fondatrice dell’associazione culturale Le Funambole . Dal 2006 al 2012, è stata un’alta funzionaria dell’Alto Commissariato ONU per i diritti umani e la speechwriter e membro dell’ufficio esecutivo di due Alte Commissarie. Bondì è stata a capo delle indagini della Commissione Internazionale d’Inchiesta ONU sulla Siria. In precedenza, ha lavorato per organizzazioni non-governative internazionali per i diritti umani di primo piano, quali Human Rights Watch e the Fund for Peace e creato e diretto il programma “Cooperative Security” alla Johns Hopkins University School of Advanced International Studies. Bondì è tra i co-fondatori della campagna internazionale per il controllo delle armi leggere. E’ stata membro di due gruppi di esperti ONU. Ha scritto numerosi saggi, articoli sul tema dei diritti umani e sul disarmo e il libro Beyond the Border and across the Atlantic: Mexico’s Foreign and Security Policy after September 11. Bondì ha iniziato la sua carriera come giornalista, lavorando per la RAI, e alcune delle più influenti testate italiane, quali l’Espresso, l’Europeo e il Corriere della Sera. A 16 anni si è unita al movimento femminista in Italia ed era giornalista con Quotidiano Donna. Laureata in lettere e filosofia all’Università di Roma – La Sapienza, Bondì ha conseguito un Master’s in “International Public Policy” alla Johns Hopkins University School of Advanced International Studies.