“Difendiamo i diritti delle persone anziane”, questo il titolo della dichiarazione rilasciata da Rosa Kornfeld-Matte – esperta indipendente delle Nazioni Unite – in occasione della Giornata Internazionale delle persone anziane del 1° ottobre.

“Oggi le persone anziane – a differenza delle donne, dei bambini, delle persone con disabilità e dei migranti o rifugiati – non sono protette da uno specifico strumento universale per i diritti umani.  Al momento non esistono per questa categoria disposizioni legali simili a quelle di altri gruppi in situazioni di vulnerabilità, che tengano quindi conto delle esigenze di protezione specifica propri delle persone anziane.

La mancanza di uno strumento giuridico dedicato per le persone anziane può anche spiegare la mancanza di attenzione alle sfide specifiche che le stesse devono affrontare nel quadro politico globale, compresi gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. È fondamentale che l’attuazione degli SDGs sia radicata nel quadro normativo per garantire l’inclusività di questa categoria di persone nel tempo. Nel mezzo di una rivoluzione demografica, con il numero di persone di 55 anni e oltre che raddoppiano a quasi 2 miliardi, è necessaria un’azione urgente. Dobbiamo difendere i diritti delle persone anziane.

Mi dispiace che non vi sia alcun senso di urgenza. Le voci che sostengono l’adozione di un approccio all’invecchiamento basato sui diritti umani, spostando l’attenzione sociale sugli anziani stessi come detentori di diritti, rimangono inascoltate nonostante fatti e cifre. Mentre aspiriamo a vivere il più a lungo possibile, non vogliamo invecchiare. La gerontofobia pervasiva, la paura dell’autodegenerazione e della morte legate all’età, alimenta il pregiudizio nei confronti degli anziani, la discriminazione e infine la negazione dei diritti umani nell’età avanzata.

The Journey to Age Equality” – il motto di quest’anno – avrebbe dovuto iniziare molti anni fa. Gli Stati hanno l’obbligo di promuovere e proteggere i diritti umani. Siamo tutti tenuti a garantire che le generazioni future – che siano figli e nipoti – man mano che invecchiano, siano viste come un valido contributo alla società. I giovani, quelli che occupano posizioni di potere oggi, devono rendersi conto che anche loro invecchieranno. Spetta a loro plasmare la realtà degli anziani e il futuro che desiderano.