23 sett – Le emissioni globali stanno raggiungendo livelli record e non sembrano essere ancora arrivate al loro apice. Gli ultimi quattro anni sono stati i più caldi e le temperature invernali dell`Artide sono salite di 3°C dal 1990. Il livello dei mari sta salendo, le barriere coralline stanno morendo e si iniziano a vedere gli effetti, potenzialmente letali, del cambiamento climatico sulla salute a causa l`inquinamento dell`aria, delle ondate di calore e dei rischi sulla sicurezza alimentare. Gli effetti del cambiamento climatico si vedono ovunque e le sue conseguenze si manifestano sulla vita delle persone. Il cambiamento climatico sta distruggendo le economie nazionali, ci costa caro oggi e ci costerà ancora di più domani. Tuttavia, c`è una crescente constatazione del fatto che soluzioni convenienti e ridimensionabili siano ora possibili e che ci permetteranno di arrivare a economie più pulite e flessibili.

L’ultima analisi dimostra che se agiamo ora, possiamo ridurre le emissioni di carbonio in 12 anni e mantenere l`aumento della temperatura media globale ben sotto i 2° C e addirittura, come richiesto dalle ricerche scientifiche più recenti, ad appena 1.5° C sopra i livelli pre-industriali. Fortunatamente, esiste l`accordo di Parigi – un quadro strategico lungimirante, sostenibile e orientato al futuro che definisce esattamente cosa bisogna fare per fermare il disordine climatico e invertirne l`impatto. Tuttavia, l`accordo stesso non ha senso senza azioni audaci.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha incoraggiato tutti i leader a venire a New York il 23 settembre con dei piani concreti e realistici per potenziare il loro contributo stabilito a livello nazionale entro il 2020, in linea con la riduzione delle emissioni di gas serra per il 45% nel prossimo decennio, fino ad arrivare a zero emissioni entro il 2050. Di seguito le parole del segretario:

“Vorrei sentire cosa faremo per fermare l`innalzamento delle emissioni entro il 2020 e per ridurle drasticamente fino ad evitarle del tutto entro la metà del secolo. Per essere effettivi e credibili, questi piani non possono solo indirizzare la riduzione delle emissioni: devono mostrare come mettere in pratica una piena trasformazione delle economie, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Non devono portare a vincitori o a sconfitti, né alimentare ulteriori diseguaglianze economiche: dovranno essere equi e creare nuove opportunità di protezione per coloro che sono colpiti negativamente, in un contesto di transizione giusta. Inoltre, dovranno includere le donne come figure chiave per quanto riguarda l`aspetto decisionale: solo le decisioni prese sia da uomini sia da donne hanno la capacità di risolvere i bisogni diversi che emergeranno in questo prossimo periodo di cruciale trasformazione”

Il vertice riunirà i governi, il settore privato, la società civile, le autorità locali e altre organizzazioni internazionali per sviluppare soluzioni ambiziose in sei aree: passaggio globale alle energie rinnovabili, città e infrastrutture sostenibili e flessibili, agricoltura sostenibile, gestione di foreste e oceani, elasticità e adattamento agli impatti climatici e allineamento della finanza pubblica e privata a un`economia a impatto zero.

Il business è dalla nostra parte. Soluzioni climatiche accelerate possono rafforzare le nostre economie e creare nuove opportunità lavorative, portando aria pulita, preservando l’habitat naturale e la biodiversità e proteggendo l’ambiente.Nuove tecnologie e soluzioni ingegneristiche stanno già erogando energia a costi contenuti rispetto all’economia guidata dai carburanti fossili. In questo momento le risorse solari ed eoliche sono, potenzialmente, le fonti più economiche di energia nelle maggiori economie. Tuttavia, dobbiamo avviare un cambiamento radicale.

Questo significa smettere di sovvenzionare il carburante fossile e l’agricoltura ad alte emissioni e spostarsi verso l’energia rinnovabile, le auto elettriche e le pratiche di climate-smart. Significa politica dei prezzi sul carbone, che corrisponde al costo delle emissioni, dal rischio climatico al rischio sanitario dovuto all’inquinamento dell’aria. E significa anche accelerare la chiusura delle centrali a carbone, bloccarne la costruzione di nuove e sostituire le mansioni delle persone con alternative più salutari in modo tale che la trasformazione sia giusta, inclusiva e profittevole.

 

Portfolio delle azioni

 Per poter assicurare che le azioni volte a trasformare l’economia reale abbiano il maggior impatto possibile, il Segretario Generale ha dato la priorità al seguente portfolio di azioni, riconosciute per avere un elevato potenziale per il contenimento delle emissioni di gas serra e per aver incrementato l’azione globale in termini di adattamento e resilienza. Transizione energetica, finanziamenti per il clima e fissazione del prezzo del carbonio, transizione industriale, soluzioni basate sulla natura, azioni a livello locale, resilienza.

Finanza: mobilitare risorse finanziarie del settore pubblico e privato per arrivare alla decarbonizzazione in tutti i settori prioritari e migliorare la resilienza;

Transizione energetica: accelerare l’allontanamento dalla dipendenza dei combustibili fossili a favore dell’utilizzo di energie rinnovabili, oltre che ottenere guadagni significativi in ambito di efficienza energetica.

Transizione industriale: trasformare alcuni settori come l’industria del gas e del petrolio, l’industria siderurgica, l’industria del cemento, l’industria chimica e la tecnologia dell’informazione;

Soluzioni basate sulla natura: ridurre le emissioni, aumentare la capacità di assorbimento e migliorare la resilienza all’interno e tra la selvicoltura, l’agricoltura, gli oceani e i sistemi alimentari, oltre che la conservazione della biodiversità e un migliore utilizzo delle catene di approvvigionamento e della tecnologia;

Azioni a livello locale: migliorare la mitigazione e la resilienza a livello urbano e locale, con particolare attenzione ai nuovi impegni per la costruzione a basse emissioni, i trasporti di massa e le infrastrutture urbane; e migliorare la resilienza delle comunità più povere.

Resilienza e adattamento: migliorare l’impegno a livello globale per indirizzare e gestire l’impatto e i rischi derivanti dal cambiamento climatico, soprattutto nelle comunità e nei paesi più vulnerabili.

Infine, ci sono tre ulteriori aree fondamentali:

Strategia di mitigazione: al fine di dare uno slancio all’ambizioso Nationally Determined Contributions (NDCs) e alle strategie a lungo termine per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

Impegno dei giovani e mobilizzazione pubblica: al fine di mobilitare le persone di tutto il mondo a prendere parte a iniziative contro il cambiamento climatico e assicurare che i giovani non vengano isolati ma siano rappresentati in tutti gli aspetti del Summit, comprese le sei aree di cambiamento.

Forze sociali e politici trainanti: al fine di aumentare l’impegno in quelle aree che influiscono sul benessere delle persone, come ad esempio ridurre l’inquinamento atmosferico, creare un’occupazione dignitosa e potenziare le strategie di adattamento climatico, e di proteggere i lavoratori e le comunità più vulnerabili.