11 Nov – Per quanto riguarda l’Italia, il Governo ha riferito in merito al quadro giuridico emanato allo scopo di prevenire la discriminazione razziale ed altre forme di intolleranza. L’articolo 3 della Costituzione italiana include la non discriminazione e l’uguaglianza come principi fondamentali alla base dell’integralità del proprio quadro giuridico. Il Governo ha attuato diversi regolamenti intesi a combattere la discriminazione ed il razzismo, ha inoltre ricordato la propria adesione a strumenti internazionali e regionali in materia, come la Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale e la decisione quadro 2008/918/JHA del Consiglio.

Per quanto concerne gli interventi, il Governo ha dichiarato che il proprio Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali è stato coinvolto, attraverso il relativo Osservatorio sui media e Internet, nel monitoraggio di potenziali casi di incitamento all’odio sui social media. L’Ufficio riceve segnalazioni in merito a contenuti che incitano all’odio razziale divulgati dai giornalisti su carta stampata ed in trasmissioni televisive. Secondo il Governo, l’Ufficio si è inoltre impegnato a contrastare l’incitamento all’odio, e ha dichiarato il proprio appoggio alla Commissione dell’Unione Europea che si occupa del controllo dell’applicazione del Codice di Condotta per contrastare l’incitamento all’odio online, sottoscritto da Facebook, Microsoft, Google, YouTube e Twitter il 31 maggio 2016.

Il Governo ha inoltre dichiarato di aver adottato diversi provvedimenti nel campo dell’istruzione per contrastare l’apologia del nazismo. Ha poi notificato l’adozione di linee guida nazionali volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla parità di genere e a contrastare ogni forma di violenza di genere e di discriminazione.