Una nuova “fattoria sul tetto” della FAO a salvaguardia dell’agrobiodiversità

17/11/2021 Roma – L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura ha inaugurato oggi un prototipo di “fattoria sul tetto” nella sua sede romana. L’iniziativa punta a sottolineare come le innovazioni tecnologiche contribuiscano a rendere i sistemi agro-alimentari più sostenibili e come possano rendere più accessibili delle diete più sane.

La “fattoria sul tetto” aiuterà ad esplorare le potenzialità dell’agricoltura urbana e ad alleviare le scarsità di alimenti in aree dove il terreno a disposizione è limitato, come nelle zone montane e nelle città. Finanziato dall’italiana NaturaSì e disegnato da Ecobubble, azienda italiana che si occupa di progettazione urbana e design degli spazi verdi, l’installazione si sviluppa interamente su moduli triangolari mobili di acciaio. La “fattoria” ha un sistema automatizzato intelligente che assicura alle piante tutto ciò di cui hanno bisogno per crescere, inclusi dei sensori che monitorano i nutrienti, i patogeni, l’inquinamento atmosferico, l’umidità ed il clima.

Durante la cerimonia di inaugurazione, il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, ha sottolineato come la “fattoria sul tetto” sia in linea con la missione della FAO di promuovere l’agrobiodiversità, la scienza, l’innovazione e dei sistemi agro-alimentari sostenibili come fattori essenziali per lottare contro la fame nel mondo e per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Ha inoltre aggiunto che la “fattoria sul tetto” della FAO  “servirà da prototipo che potrà essere replicato come orto urbano in terrazzo nelle città”.

Qu ha anche sottolineato che i nuovi tetti “riflettono il potenziale della collaborazione con aziende innovative ed etiche del settore privato”. Ma “soprattutto è un esempio di come possiamo assicurare una produzione, una nutrizione, un ambiente ed una vita migliore per tutti, senza lasciare nessuno indietro”.

Fausto Jori, Amministratore Delegato di NaturaSì, ha affermato che l’utilizzo di un numero sempre più ridotto di varietà vegetali rappresenta una delle principali cause della perdita della biodiversità. “Per questo è necessario investire per promuovere la ricerca, la selezione e la riproduzione di semi capaci di adattarsi a un clima che cambia, al fine di promuovere sia la biodiversità sia la libertà degli agricoltori di riprodurre da soli i semi di cui hanno bisogno”.

Conservazione dell’agrobiodiversità

La fattoria organica sul tetto ospiterà una vasta gamma di piante tra specie neglette e colture a rischio di estinzione fornite dalla “Fondazione Seminare il Futuro”, una fondazione impegnata nella ricerca e selezione di varietà specifiche per l’agricoltura, di cui NaturaSì è membro.

Tra queste, esempi di colture sotto il marchio dei Presìdi Slow Food, che aiuta a salvaguardare le locali varietà vegetali minacciate.

Nella fattoria cresceranno, inoltre, esemplari di piante di montagna riconosciute dalla Mountain Partnership Products Initiative, un sistema di etichettatura sostenuto dal Governo italiano, che promuove prodotti etici, equi e di montagna.

I dati generati dai sensori della fattoria sul tetto saranno monitorati e analizzati dall’Orto Botanico di Roma dell’Università La Sapienza.

Alla cerimonia hanno partecipato anche Federico di Vincenzo, fondatore di Ecobubble, Paolo di Croce, Segretario Generale di Slow Food, Vincenza Lo Monaco, Ambasciatore d’Italia presso le Agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma.

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