L’Assemblea Generale conclude il dibattito sull’adesione dello Stato di Palestina alle Nazioni Unite

L’Assemblea Generale ha ripreso ieri la sua decima sessione speciale d’emergenza per continuare il dibattito sull’ammissione di nuovi membri delle Nazioni Unite.
Il 10 aprile scorso, l’Assemblea ha adottato una risoluzione che – a partire dal 10 settembre 2024 – aggiorna i diritti dello Stato di Palestina alle Nazioni Unite come Stato osservatore. Esortando il Consiglio di Sicurezza a considerare favorevolmente la sua piena adesione.
L’Assemblea ha adottato la risoluzione intitolata “Ammissione di nuovi membri alle Nazioni Unite” (documento A/ES-10/L.30/Rev.1). Con un voto registrato di 143 favorevoli, 9 contrari (Argentina, Repubblica Ceca, Ungheria, Israele, Stati Federati di Micronesia, Nauru, Palau, Papua Nuova Guinea, Stati Uniti) e 25 astensioni.  In base ai suoi termini, ha stabilito che lo Stato di Palestina è qualificato per l’adesione alle Nazioni Unite. In conformità con l’articolo 4 della Carta delle Nazioni Unite e dovrebbe, pertanto, essere ammesso a far parte dell’Organizzazione. (Si veda il comunicato stampa GA/12599 del 10 aprile 2024).
In altri termini, i diritti e i privilegi aggiuntivi di partecipazione dello Stato di Palestina saranno resi effettivi attraverso le seguenti modalità a partire dalla 79° sessione dell’Assemblea Generale. Compreso il diritto di essere seduti tra gli Stati membri in ordine alfabetico; fare dichiarazioni a nome di un gruppo. Introdurre, presentare e co-sponsorizzare proposte ed emendamenti. Sollevare mozioni procedurali, comprese le mozioni d’ordine e le richieste di mettere ai voti le proposte. Essere eletti come funzionari nella plenaria e nei Comitati principali dell’Assemblea Generale. Partecipare pienamente ed efficacemente alle conferenze e agli incontri ONU e internazionali convocati sotto gli auspici dell’Assemblea Generale o, se del caso, sotto gli auspici di altri organi delle Nazioni Unite. Tuttavia, lo Stato di Palestina non ha il diritto di votare all’Assemblea Generale o di presentare la propria candidatura agli organi delle Nazioni Unite.
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