Azione per il clima: messaggi chiave

Azione per il clima: messaggi chiave, fatti e temi di discussione 

Settembre 2021

IPCC: Solo con un’azione climatica coraggiosa l’obiettivo del riscaldamento mondiale sotto i 1,5°C resterà raggiungibile 

  • Il rapporto IPCC segna un codice rosso per l’umanità: solo attraverso un percorso ambizioso possiamo evitare che il riscaldamento globale superi 1,5° C e così scongiurare una catastrofe climatica, ammonisce la scienza.
  • Gli scienziati stanno registrando cambiamenti climatici sulla Terra, in ogni regione e su tutto il sistema climatico. Senza un’azione urgente l’impatto sul clima sarà ancora più negativo (IPCC).
  • Aumenteranno tempeste e periodi di siccità più intensi, e le stagioni degli incendi saranno più lunghe e pesanti.
  • Le aree costiere vedranno un continuo innalzamento del livello del mare nel corso di questo secolo, che sarà causa di inondazioni più forti e frequenti nelle aree a bassa quota ed erosioni costiere.
  • Eventi estremi a livello del mare che prima si verificavano una volta in un secolo potrebbero verificarsi ogni anno entro la fine di questo secolo.

Supporto all’ambizione e all’azione per il clima: tagli urgenti e profondi alle emissioni 

  • Ogni tonnellata di emissioni di CO₂ aumenta il riscaldamento globale. Ogni frazione di grado di riscaldamento conta.
  • L’IPCC ha confermato che per mantenere raggiungibile l’obiettivo di 1,5°C dobbiamo arrivare a zero emissioni nette entro il 2050. Questo significa che le emissioni globali dovrebbero diminuire del 7,6% ogni anno nel prossimo decennio.
  • Gli impegni attualmente assunti dai paesi non sono neanche lontanamente sufficienti per mantenere raggiungibile l’obiettivo di 1,5°C; per conseguirlo dovremo assistere a un innalzamento del livello di ambizione cinque volte maggiore. (Fonte: UNEP Emission Gap Report)
  • Tutti i governi, il mondo imprenditoriale e gli investitori devono unirsi in una coalizione globale per ottenere l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050.
  • Occorre adottare chiare strategie di lungo periodo e obiettivi ambiziosi per il 2030, composti da piani ben definiti che indichino come raggiungere gli obiettivi.
  • Per i governi nazionali questo significa presentare dei contributi determinati a livello nazionale (NDC) davvero rafforzati, capaci di tagliare complessivamente le emissioni del 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030.
  • Dopo il 2021 non devono più essere costruite nuove centrali a carbone.
  • I paesi OCSE devono eliminare gradualmente il carbone esistente entro il 2030 e tutti gli altri seguire l’esempio entro il 2040.
  • I Paesi dovrebbero anche porre fine a tutte le nuove esplorazioni, investimenti e produzioni di combustibili fossili e convertire le sovvenzioni ad essi dedicate verso l’energia rinnovabile.
  • Per mantenere la rotta verso l’azzeramento delle emissioni entro la metà del secolo, la capacità solare ed eolica dovrebbe quadruplicare e gli investimenti nelle energie rinnovabili dovrebbero triplicare entro il 2030.
  • Tutte le spese relative al COVID devono essere allineate con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e degli OSS. Nessuno deve essere lasciato indietro mentre incrementiamo l’azione per il clima.

Gli impatti climatici colpiscono più duramente i fragile e i poveri in tutti i paesi 

  • Gli impatti climatici stanno colpendo le persone di tutti i paesi e di tutte le regioni, ma i poveri e fragili vengono colpiti più duramente sia nei paesi sviluppati sia in quelli in via di sviluppo.
  • Nell’ultimo decennio le vite e i mezzi di sostentamento di 3,9 miliardi di persone sono stati travolti da 6.681 disastri dovuti al clima, quasi il doppio delle catastrofi che si sono verificate nel decennio precedente.
  • I piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) dal 1970 hanno perso 153 miliardi di dollari a causa dei rischi legati al tempo, al clima e all’acqua, un importo molto significativo considerando che il PIL medio dei SIDS ammonta a di 13,7 miliardi di dollari
  • 1,4 milioni di persone nei paesi meno sviluppati hanno perso la vita a causa di disastri meteorologici e climatiche [OMM 2020].
  • Entro il 2050, 143 milioni di persone potrebbero essere costrette a migrazioni interne a causa dei rischi climatici. [Banca Mondiale 2018]
  • Entro il 2050, 200 milioni di persone all’anno potrebbero aver bisogno di aiuti umanitari internazionali a causa del terribile connubio fra i disastri climatici e l’impatto socio-economico del cambiamento climatico (IFRC 2019) 

Un passo avanti nella costruzione di resilienza & adattamento 

  • Occorre urgentemente intensificare gli sforzi per salvaguardare le persone e i loro mezzi di sussistenza. Prima della COP26 almeno il 50% di tutti i finanziamenti per il clima deve essere impegnato nella costruzione di resilienza e adattamento climatico.
  • I Paesi in via di sviluppo hanno finora ricevuto solo 16,8 miliardi di dollari nel 2018 [Rapporto OCSE, 2020]. Questa è una parte degli attuali costi annuali di adattamento stimati in 70 miliardi di dollari. I costi previsti potrebbero arrivare fino a 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2030 e 280–500 miliardi di dollari nel 2050. [UNEP 2021].
  • I finanziamenti per l’adattamento hanno raggiunto 16,8 miliardi di dollari nel 2018, mentre quelli per la mitigazione hanno raggiunto 55 miliardi di dollari. La mitigazione continua a rappresentare oltre il 70% di tutti i finanziamenti per il clima dell’intero 2018, seguita dall’adattamento al 21%, e il rimanente è trasversale [Rapporto OCSE, 2020].
  • Tra il 2010 e il 2014, le città hanno ricevuto meno del 5% dei finanziamenti complessivi per l’adattamento (GCA, 2019), nonostante comprendano più di metà della popolazione mondiale (UNDP, 2020).

Benefici economici derivanti dall’azione per il clima

  • Una decisa azione per il clima potrebbe generare 26mila milioni di dollari in termini di benefici economici entro il 2030.
  • L’adattamento ai cambiamenti climatici conviene dal punto di vista economico. Un investimento di 1800 milioni di USD in misure di adattamento genererebbe un ritorno di 7100 milioni di USD in costi evitati e altri benefici (GCA 2019)
  • Una preallerta di 24 ore di una tempesta o di un’ondata di calore in arrivo può ridurre i danni conseguenti del 30%, e spendere 800 milioni di dollari per questi sistemi nei Paesi in via di sviluppo eviterebbe perdite di 3–16 miliardi di dollari all’anno [Adapt Now di GCA, 2019]. WMO, 2020].
  • Il passaggio ad un’economia ad energia rinnovabile potrebbe portare a oltre 65 milioni di nuovi posti di lavoro a basse emissioni di carbonio, a una maggiore crescita del PIL globale, a un aumento dell’occupazione femminile e della partecipazione al lavoro.
  • Investire in energie rinnovabili genera tre volte più posti di lavoro degli investimenti in combustibili fossili.

L’azione sta prendendo slancio – il settore privato

  • Il 40% delle società FTSE100, quasi 1000 città, e oltre 600 istituzioni didattiche hanno aderito alla campagna Race to Zero e si sono impegnate per un’azione per il clima credibile.
  • Più di 700 società, rappresentanti oltre 13mila milioni di dollari di capitalizzazione di mercato, hanno sottoscritto l’impegno Business Ambition for 1.5°C, guidato da UN Global Compact.
  • Più di 40 investitori istituzionali, rappresentanti oltre 6,6 trilioni di dollari di patrimoni in gestione, hanno aderito alla Net-Zero Asset Owners Alliance, che costituisce il parametro di riferimento per un’azione per il clima credibile e verificabile.
  • Oltre 160 società finanziarie, complessivamente responsabili di patrimoni per più di 70 trilioni di dollari, hanno aderito alla Glasgow Financial Alliance for Net Zero.
  • Le aziende stanno intraprendendo azioni per il clima, e il capitale privato si sta spostando su larga scala, perché economie, filiere di approvvigionamento e profitti saranno fortemente erosi se i cambiamenti climatici continueranno incontrollati.
  • Molte aziende si stanno muovendo anche perché la decarbonizzazione è inevitabile ed è la più grande opportunità commerciale della nostra epoca.

L’azione sta prendendo slancio dai Paesi – ma serve molto di più, compreso il rispetto degli impegni finanziari  

  • Più di 130 Paesi si sono già prefissati o stanno prendendo in considerazione l’obiettivo di zero emissioni nette di carbonio entro il 2050.
  • I governi nazionali responsabili del 73% delle emissioni globali si sono ora impegnati a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette di carbonio entro la metà del secolo. É necessario che quest’anno la percentuale aumenti al 90%, nella direzione verso il 100%.
  • É necessario che siano migliorati gli NDC prima della COP26, tagliando le emissioni a livello globale del 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030.
  • Prima della COP26, i Paesi sviluppati devono tener fede al proprio impegno decennale di 100 miliardi di dollari all’anno per aiutare quelli in via di sviluppo ad intraprendere azioni per il clima.
  • Ciò è decisivo per salvare vite umane, dimostrare solidarietà, creare fiducia, e ottenere successo alla COP26.

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