Capo del WFP lancia l’allarme al Consiglio di Sicurezza dell’ONU su imminente carestia in Yemen

NEW YORK – Il Direttore Esecutivo del World Food Programme, David Beasley, ha parlato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ieri sulla crisi umanitaria in Yemen. In basso alcuni estratti del suo discorso.

“Abbiamo a che fare con la carestia in Yemen… ci sono 16 milioni di vittime innocenti di questa guerra non necessaria che faticano ad avere cibo ogni giorno. Undici milioni sono nel livello 3 dell’IPC, che significa a un livello di crisi. Cinque milioni sono al livello di emergenza [IPC 4] e 50.000 persone in condizioni molto vicine alla carestia”.

“I finanziamenti si stanno esaurendo,.. abbiamo bisogno di 860 milioni di dollari solo per evitare la carestia. Che basteranno per sei mesi. Non abbiamo neanche la metà di questa cifra. Ciò significa che siamo costretti a tagliare le razioni a nove milioni di persone tra tutte quelle che sfamiamo.”

“Riusciamo con difficoltà ora a sfamare 13 milioni di persone. E se abbiamo difficoltà a farlo con 13 milioni di persone, e non abbiamo i finanziamenti, e manca l’accesso e gli strumenti che ci servono, cosa pensate che succederà? Ve lo dico io: ci aspettiamo che l’80 per cento della popolazione yemenita passerà subito ai livelli 3, 4 e 5 [dell’IPC], Come faranno ad avere cibo? Come faranno ad avere il carburante? Come faranno ad avere le medicine? Sarà una catastrofe… dovremo fare fronte a una catastrofe”.

 

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L’agenzia ONU World Food Programme è stata insignita del Premio Nobel per la Pace 2020. Impegnata a salvare vite nelle emergenze, siamo la più grande organizzazione umanitaria al mondo la cui assistenza alimentare vuole costruire un percorso di pace, stabilità e prosperità per quanti si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto del cambiamento climatico.

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