Chi può sottoporsi al vaccino Pfizer-BioNTech contro il COVID-19? – Le linee guida dell’OMS

Il Gruppo Strategico di Esperti per le Vaccinazioni (SAGE) dell’OMS ha emesso le linee guida per la distribuzione del primo vaccino contro il COVID-19 approvato per uso d’ emergenza: il vaccino Pfizer-BioNtecH.

Secondo il SAGE, il vaccino Pfizer-BioNtecH a mRNA è sicuro ed efficace. Tuttavia, ci sono particolari categorie di persone per le quali la vaccinazione è sconsigliata per diversi motivi: le controindicazioni, la carenza di scorte e i pochi dati a disposizione. Le categorie al momento includono soggetti con precedenti di gravi allergie, donne in gravidanza, viaggiatori internazionali non appartenenti a un gruppo prioritario, e bambini al di sotto dei 16 anni.

La priorità è cominciare a vaccinare gli operatori sanitari ad alto rischio di esposizione, seguiti dalle persone anziane, per poi immunizzare il resto della popolazione.

Soggetti con allergie

Le persone che hanno avuto in precedenza gravi reazioni allergiche a uno qualsiasi dei componenti del vaccino, dovrebbero evitare di sottoporsi al trattamento.

Donne in gravidanza e allattamento

Le donne in gravidanza sono più esposte al pericolo di una forma acuta di COVID-19 rispetto alle altre donne; inoltre, a causa del COVID-19 è stato riscontrato un aumento del rischio di parto prematuro.

Tuttavia, per mancanza di dati sufficienti, l’OMS al momento sconsiglia la vaccinazione alle donne in gravidanza.

Nel caso in cui una donna incinta sia inevitabilmente sottoposta a un rischio di esposizione elevato (ad esempio un operatore sanitario), la vaccinazione può essere presa in considerazione discutendone con il proprio medico curante.

Se una donna che sta allattando fa parte di un gruppo per il quale è raccomandata la vaccinazione (come gli operatori sanitari), il vaccino può essere effettuato. L’OMS non consiglia di interrompere l’allattamento dopo la vaccinazione.

Bambini

Il vaccino è stato testato solo su ragazzi sopra i 16 anni di età.

Per il momento, dunque, l’OMS sconsiglia di vaccinare i bambini sotto i 16 anni di età, anche se appartenenti a un gruppo ad alto rischio.

Persone con condizioni mediche note

Il vaccino è risultato sicuro ed efficace su persone con varie condizioni associate a un aumento del rischio di malattia grave.

Ciò include ipertensione, diabete, asma, malattie polmonari, epatiche o renali, oltre a infezioni croniche stabili e controllate.

Sono necessari ulteriori studi circa gli effetti sui soggetti immunodepressi. La raccomandazione temporanea è che i soggetti immunodepressi che fanno parte di un gruppo a cui è stato consigliato il vaccino possono essere vaccinati ma, se possibile, non prima di aver ricevuto informazioni e consulenza.

Le persone con HIV corrono un rischio maggiore di contrarre una forma grave della malattia COVID-19. Dai test clinici esistono dati sulla sicurezza limitati sulle persone affette da HIV con malattia ben controllata. I destinatari noti del vaccino positivi all’HIV dovrebbero essere informati e, se possibile, consigliati in base ai dati disponibili.

Persone che hanno o hanno già contratto il COVID-19

Il vaccino può essere somministrato a coloro che hanno avuto il COVID-19 in passato.

Considerata la limitata scorta di dosi, però, le persone potrebbero voler posticipare il proprio vaccino anti COVID-19 fino a 6 mesi dal contagio da SARS-CoV-2. Con la pubblicazione di maggiori dati sulle tempistiche di immunità a seguito del contagio, questo periodo di tempo potrebbero variare.

Ai fini della decisione sul vaccino, non viene raccomandato un test che identifichi la precedente contrazione del virus.

Viaggiatori

Al momento, l’OMS non appoggia l’introduzione di requisiti che provano l’avvenuto vaccino anti COVID-19 per i viaggiatori internazionali come condizione per uscire o entrare in un paese o per viaggiare su scala internazionale. A tal proposito, si rimanda alla Guida provvisoria dell’OMS sui viaggi internazionali durante la pandemia.

Dosaggio

L’effetto protettivo comincia a svilupparsi 12 giorni dopo la somministrazione della prima dose, ma per una protezione totale è necessaria una seconda dose che l’OMS consiglia di somministrare tra i 21 e i 28 giorni dopo la prima. Sono necessarie delle ricerche aggiuntive per conoscere il potenziale protettivo a lungo termine a seguito della somministrazione di una sola dose.

I vaccini non elimineranno il COVID-19 da soli

I vaccini sicuri ed efficaci segneranno una svolta, ma per il prossimo futuro dobbiamo continuare a indossare le mascherine, mantenere la distanza di sicurezza, evitare gli assembramenti e applicare altre misure sanitarie. Essere vaccinati non significa che possiamo lasciare perdere tutte le regole di sicurezza, mettendo così noi stessi e gli altri a rischio, soprattutto perché non è ancora chiaro in quale misura i vaccini possano proteggerci non solo dalla malattia, ma anche dalle infezioni e dalle trasmissioni.

Cosa dire degli altri vaccini che sono in via di sviluppo per combattere il COVID-19

L’OMS di solito non delinea raccomandazioni specifiche per i vaccini ma emette delle linea guida generali che fanno riferimento a tutti i vaccini per una data malattia. Viene applicato un protocollo diverso se le circostanze lo richiedono.

Alla luce della grande varietà di vaccini COVID-19 basati su tecnologie diverse, l’OMS sta esaminando i vari vaccini che vengono autorizzati dalle autorità nazionali di regolamentazione altamente competenti e che sono disponibili in quantità sufficienti per soddisfare le esigenze di molti Paesi.

L’OMS non ha una preferenza per nessun vaccino in particolare e la grande varietà di prodotti, incluse le loro specifiche qualità e requisiti di gestione e logistica, permette ai Paesi di identificare quale sia quello più adatto per loro.

Il SAGE dell’OMS esaminerà altri vaccini nei prossimi mesi.

Per maggiori informazioni, si rimanda alla pagina dedicata all’argomento sul sito dell’OMS.

 

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