Conto alla rovescia COP27

Durante la settimana ad alto profilo dell’Assemblea generale ONU, i leader mondiali che sono saliti sul podio per esporre le loro dichiarazioni nazionali non erano in linea su molte questioni, ma nella maggior parte dei loro interventi c’è stato un filo conduttore: l’urgenza di agire sul clima.

Con alluvioni letali in Pakistan, in Europa l’estate più calda in 500 anni, e con Cuba, Porto Rico, le Filippine e gli Stati Uniti afflitti da ‘devastanti cicloni tropicali’, non è una coincidenza che nell’ultimo mese il cambiamento climatico sia stato sulle prime pagine di tutto il mondo quasi ogni giorno.

Questi eventi non hanno provocato solo la perdita di vite umane, ma anche sofferenza e la distruzione di infrastrutture ed ecosistemi naturali.

Come ha riferito lunedì ai giornalisti il Segretario generale ONU António Guterres: “ci troviamo in una lotta di vita o morte, oggi per la nostra incolumità, e domani per la nostra sopravvivenza”.

Questa settimana i ministri si riuniscono a Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, per un incontro di due giorni che preparerà il terreno per la Conferenza ONU sul cambiamento climatico COP27 in Egitto questo novembre.

“Su tutti i fronti climatici l’unica soluzione è agire in modo decisivo e solidale. La COP27 è il momento per tutte le nazioni – guidate dal G-20 – di dimostrare che prenderanno parte a questa battaglia, insieme”, ha affermato il Segretario ONU.

I leader mondiali non solo devono onorare le promesse sottoscritte l’anno scorso a Glasgow ma anche aumentare i loro sforzi per rimettere in sesto il pianeta e limitare l’innalzamento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius, in linea con l’Accordo di Parigi.

Ci sarà bisogno di finanziamenti, di affrontare le perdite e i danni dei paesi in via di sviluppo e di trasformare i sistemi energetici, fra gli altri impegni.

Le aspettative sono alte e le persone che nel mondo stanno subendo gli impatti peggiori del cambiamento climatico insieme ad altri pericoli connessi, come la carestia, aspettano che la loro sofferenza sia riconosciuta.

La prossima volta che riceverai questa newsletter saremo in viaggio per la COP27 a Sharm El-Sheik. Da lì, ti terremo informat@ sugli sviluppi giornalieri e, attraverso la voce fondamentale degli scienziati, esperti ONU e giovani attivisti, ti spiegheremo quali decisioni si stanno prendendo e che impatto avranno sulla tua vita.

Apriamo la nostra newsletter raccontandoti dell’enorme responsabilità che hanno giornalisti e media nello scenario del cambiamento climatico, non solo per informare ma anche per stimolare all’azione e contrastare la disinformazione.

Condividiamo anche un episodio del podcast originale The Lid Is On*, ricapitolando come gli interventi ad alto profilo della 77esima Assemblea generale abbiano influenzato l’agenda sul clima.

Podcast in primo piano

*The Lid Is On: L’agenda sul clima all’UNGA77

The Lid is On ha analizzato il modo in cui la questione dell’emergenza climatica è stata sollevata durante la sessione di apertura dell’ultima Assemblea Generale (UNGA77).

L’evento ha visto gli interventi incisivi del Segretario Generale ONU António Guterres, in mezzo a una platea di star presso la sede dell’ONU e a centinaia di altri incontri a New York, sfruttando l’attenzione globale della città in occasione della presenza di tanti leader mondiali.

Oltre a Guterres, l’episodio contiene le voci dell’ex sindaco di New York e inviato per il clima Michael Bloomberg e del nuovo capo dell’UNFCCC, Simon Stiell.

Questione Clima & Assemblea Generale ONU

 –> Per ascoltare il Podcast, clicca qui <–

Attualità