COVID-19: Guterres mette in guardia contro il “vaccinazionalismo”

Oggi, 22 settembre, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, che celebrano il 75mo anniversario,  ha detto all’Assemblea Generale che il mondo è alle prese con il suo “1945”, dichiarando che populismo e nazionalismo hanno fallito nel contrastare la pandemia del COVID-19.

Nel suo rapporto annuale sul lavoro dell’Organizzazione, che inaugura il dibattito generale dei leader mondiali,  António Guterres ha ribadito il carattere inedito dell’attuale pandemia.

“COVID-19 non è solamente un campanello d’allarme, ma anche un test in vista delle prossime sfide che il mondo si troverà a fronteggiare.”

Per la prima volta nei 75 anni di storia delle NazioniUnite, i Capi di stato e di governo non sono fisicamente presenti nel dibattito annuale, ma hanno registrato i loro interventi.

“In un mondo stravolto dalle conseguenze della pandemia,  un’Assemblea Generale in remoto è tra le conseguenze più sorprendenti. Il COVID-19 ha cambiato il nostro incontro annuale in maniera irriconoscibile, ma lo ha reso anche più importante che mai” , ha detto Guterres.

Confrontando la situazione attuale con il 1945, anno di nascita delle Nazioni Unite, Guterres ha affermato che “Quelli che crearono le Nazioni Unite 75 anni fa sono passati per pandemie, una depressione globale, genocidi e guerra mondiale. Essi conoscevano il costo della discordia e il valore dell’unità e hanno dato vita a una risposta visionaria, incarnata nello Statuto, che pone i popoli al centro.”

Chiedendo solidarietà globale, Guterres ha notato che  “populismo e nazionalismo hanno fallito…e hanno anzi spesso peggiorato le cose in maniera evidente.”

Guterres ha messo in guardia contro ciò che ha definito  “vaccinazionalismo”.

“Alcuni Paesi stanno apparentemente facendo accordi ad esclusivo vantaggio delle rispettive popolazioni. Si tratta di un “vaccinazionalismo” che è non solo ingiusto, ma destinato all’insuccesso. Nessuno di noio sarà al sicuro finché non lo saremo tutti.”

Guterres ha tracciato un quadro a tinte fosche del mondo, affermando che il COVID-19 ha evidenziato le fragilità del mondo, con disparità e divisioni sociali crescenti, catastrofi climatiche, e una crescente corruzione.

“La pandemia ha sfruttato tali ingiustizie, penalizzando i più vulnerabili e spazzando via il progresso di decenni. Per la prima volta in 30 anni, la povertà è in crescita.  Gli indicatori dello sviluppo umano sono in declino. Stiamo iniziando a perdere la sfide del conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.” 

Il Segretario Generale ha rammentato all’Assemblea Generale il suo appello per un cessate il fuoco globale all’inizio della pandemia.

“Oggi, chiedo un nuovo sforzo della comunità internazionale per poterlo attuare entro la fine dell’anno. Abbiamo esattamente 100 giorni. C’è solamente un vincitore di un conflitto durante una pandemia: il virus stesso”, ha ammonito Guterres avviando il Dibattito

Per seguire il Dibattito generale: https://gadebate.un.org/generaldebate75/en/

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