COVID-19 – WHO esamina l’impatto della sospensione dei fondi statunitensi

Il Direttore Generale del WHO ha rimarcato l’importanza della solidarietà internazionale nella lotta al virus,“un nemico pericoloso” per tutta l’umanità.

A seguito dell’annuncio degli Stati Uniti di sospendere i contributi al WHO, giustificata da dubbi sulla gestione delle prime fasi della pandemia scoppiata in Cina a dicembre, il Direttore Generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha commentato: “Gli Stati Uniti sono sempre stati sostenitori generosi del WHO e speriamo che continuino ad esserlo. Ci rammarichiamo della decisione del Presidente Trump di sospendere i fondi al WHO”

In questo momento il WHO impiega tutte le proprie energie per contrastare la pandemia;  ci sarà tempo, in futuro, per analizzare la gestione dell’emergenza con trasparenza e responsabilità.

Intanto, WHO valuta l’impatto della sospensione dei fondi sulle operazioni correnti e sta lavorando in collaborazione con i partner per provvedere al fabbisogno finanziario delle proprie attività.

Ghebreyesus ha aggiunto che il coronavirus non fa discriminazioni tra nazionalità, ideologie, stati ricchi o poveri e nemmeno il WHO può discriminare, in questa battaglia comune contro un nemico comune che minaccia tutta l’umanità.

 

Solidarietà diffusa

Continua la ricerca di una cura efficace contro il COVID-19, iniziata il 18 marzo scorso con lo studio clinico “Solidarity” lanciato dal WHO.

“Tre vaccini sono già in fase di sperimentazione clinica e altri 70 sono in via di sviluppo” ha annunciato Ghebreyesus.

Inoltre, il primo dei voli solidali delle Nazioni Unite è partito per consegnare equipaggiamenti protettivi, ventilatori e altre attrezzature mediche vitali ai paesi africani, come parte di un massiccio sforzo del WHO per fornire questi strumenti essenziali a 95 paesi nel mondo.

 

Rimanere al sicuro, in salute e in contatto con le persone

A causa delle misure restrittive imposte dall’epidemia molte persone si trovano isolate ed esposte a vulnerabilità, per questo motivo il WHO sostiene l’importanza di rimanere in contatto virtuale con familiari e amici e preservare la salute mentale.

In questa ottica, l’espressione « distanziamento sociale » è stata sostituita con « distanziamento fisico » per sottolineare l’importanza delle relazioni umane, per la salute mentale delle persone.

 

Per saperne di più: https://news.un.org/en/story/2020/04/1061822

 

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