COVID-19 – WHO/Europa – Unità su tutti i fronti mentre accelera la pandemia

Incontrando il corpo diplomatico in Danimarca e a Ginevra, il Direttore Regionale WHO per l’Europa, Hans Henri P. Kluge, ha spiegato che la pandemia COVID-19 sta accelerando e ha lanciato un appello alla solidarietà: “Siamo chiari: molti altri Paesi, in particolare nella parte occidentale della regione, stanno ora vedendo una diffusa trasmissione comunitaria. L’Europa, insieme al Nord America, è ora l’epicentro della pandemia”. Tuttavia, Kluge ha evidenziato anche alcuni risultati incoraggianti, come la riduzione del numero di nuovi casi in Italia.

Tre sono stati i messaggi rivolti agli ambasciatori:

  1. Lavorare insieme, uniti su tutti i fronti, per rimuovere le barriere alla risposta;
  2. Proteggere, sostenere e mobilitare il personale sanitario per continuare a fornire servizi sanitari essenziali e rispondere a COVID-19;
  3. Implementare ciò che sappiamo far funzionare, utilizzando azioni aggressive armonizzate e personalizzate in base allo scenario specifico.

A Kluge si è unito un gruppo di esperti del team di emergenza di WHO/Europa, così come David Nabarro, Inviato speciale nominato dal Direttore Generale WHO per fornire consulenza strategica e supporto politico di alto livello su COVID-19.

Parlando agli ambasciatori, David Nabarro ha evidenziato 5 priorità nella risposta del Paesi al COVID-19:

  1. Garantire che tutte le società siano preparate ad affrontare la pandemia ed in grado di identificare e isolare rapidamente le persone affette dalla malattia;
  2. Occuparsi dei sistemi sanitari, sempre più sotto pressione a causa della pandemia;
  3. Sostenere i governi nella gestione dell’isolamento;
  4. Garantire che le imprese possano rispondere ai fallimenti del mercato, producendo anche attrezzature vitali laddove necessario;
  5. Garantire solidarietà all’interno delle nazioni e tra le nazioni.

Solidarietà tra Paesi e regioni

WHO/Europa ha sottolineato la necessità di incentivare un sentimento di solidarietà tra i Paesi in lotta contro la pandemia COVID-19. Ciò implica la necessità di garantire un coordinamento globale affinché i beni vitali non vengano bloccati alle frontiere, condividendo al tempo stesso le risorse a disposizione, in particolare i dispositivi medici e i dispositivi di protezione individuale (DPI). Inoltre, i Paesi dovrebbero garantire l’accesso agli esperti internazionali presso gli Stati e alle regioni più colpite per continuare a fornire sostegno nonostante le misure di viaggio restrittive.

Questo appello fa seguito all’annuncio, attuato dalla Commissione europea attraverso WHO/Europa, di 30 milioni di euro a sostegno di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Repubblica Moldova e Ucraina. Il Direttore Regionale ha inoltre sottolineato come WHO si sia coordinata strettamente non solo con l’Unione Europea, ma anche con il Consiglio dei Nuovi Stati Indipendenti e l’Unione Economica Eurasiatica.

I Paesi sono stati inoltre incoraggiati a prendere nota delle migliori pratiche evidenziate da WHO us identificazione, verifica e rintracciabilità dei contatti dei casi di COVID-19 confermati per contribuire a limitare la trasmissione. A tal fine, WHO/Europa sta lanciando una nuova iniziativa, definita Health Systems Response Monitor, per mappare le misure politiche adottate dai Paesi su una piattaforma accessibile e continuamente aggiornata.

Sostegno agli operatori sanitari

Il gruppo ha anche richiesto un sostegno continuo per gli operatori sanitari, che comprenda non solo la fornitura dei necessari DPI ma anche un supporto sociale volto a garantire maggiore assistenza alle loro famiglie.

Distanziamento fisico

Molti Paesi della Regione europea di WHO hanno introdotto severe misure di blocco, consigliando alle persone di seguire il distanziamento fisico. Nonostante questi provvedimenti stiano avendo un impatto positivo sul contenimento della diffusione del virus, il gruppo ha anche riconosciuto il loro significativo impatto sociale ed economico.

I governi e i leader stanno adottando misure coraggiose per comunicare la necessità di queste misure, ma è stato anche consigliato di assicurarsi che l’eventuale revoca parziale delle restrizioni non comporti un ulteriore aumento dei casi. Oltre a questo, agli ambasciatori è stato consigliato di ricordare la salute mentale delle loro popolazioni, in particolare di quelle che soffrono di solitudine.

Per saperne di più: http://www.euro.who.int/en/about-us/regional-director/news/news/2020/04/whoeurope-calls-for-unity-on-all-fronts-during-briefing-for-ambassadors-as-covid-19-pandemic-accelerates

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