COVID-19 – WHO/Europe – Impegnarsi a sostenere l’immunità della popolazione contro le malattie prevenibili da vaccino

I Paesi della regione europea stanno utilizzando le linee guida del WHO/Europe per includere l’immunizzazione contro le malattie prevenibili da vaccino (VPD) come servizio sanitario essenziale. Il WHO ha invitato i Paesi a garantire che l’immunizzazione sia mantenuta laddove possibile e che la sorveglianza per le VPD non venga interrotta durante la pandemia in corso.

“L’accesso equo alle vaccinazioni per tutti ha trasformato le nostre società, ma rimane un bene pubblico che deve essere mantenuto per essere efficace, anche in tempi difficili”, ha detto il dottor Hans Henri P. Kluge, Direttore Regionale del WHO/Europe.

Priorità delle vaccinazioni in Italia 

Con l’emergenza COVID-19, l’Italia – uno dei Paesi più colpiti della regione europea – è stata costretta a riadattare gran parte del suo personale sanitario, specialmente quello operante nel campo delle malattie infettive e delle vaccinazioni.

La dott.ssa Antonietta Filia, medico e ricercatore presso il Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e membro esperto del Gruppo Consultivo Tecnico Europeo di Esperti in materia di immunizzazione, ha spiegato come le regioni italiane abbiano adattato i loro servizi di immunizzazione in base all’epidemiologia COVID-19 locale e alle misure di mitigazione in vigore.

“Nella regione Lombardia, epicentro della pandemia, le autorità regionali hanno consigliato la sospensione temporanea delle vaccinazioni di routine il 24 febbraio. Tuttavia, i servizi di vaccinazione sono stati parzialmente riaperti l’11 marzo e i servizi completi sono ripresi dal 14 aprile. Le autorità hanno anche ribadito l’importanza di mettere in atto un meccanismo per registrare i bambini che non hanno ricevuto le dosi di routine e di dare loro priorità non appena i servizi saranno di nuovo disponibili”, ha evidenziato.

Laddove possibile, le regioni e le province hanno mantenuto l’immunizzazione infantile all’interno dei servizi sanitari essenziali, dando priorità alle vaccinazioni primarie e garantendo al tempo stesso rigorose misure di prevenzione e controllo delle infezioni. Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità hanno ribadito che i servizi di vaccinazione di routine devono rimanere, per quanto possibile, una priorità.

La dottoressa Filia ha aggiunto: “Come evidenziato nelle nuove linee guida del WHO/Europe, è fondamentale continuare a fornire vaccini salvavita al fine di prevenire eventuali focolai di malattie prevenibili, come il morbillo. Questo è particolarmente importante, poiché anche brevi interruzioni dei servizi di immunizzazione rischiano di provocare sia un aumento del numero di soggetti sensibili nella popolazione sia la possibilità di nuove epidemie”.

Supporto del sistema sanitario di emergenza

Garantire una continuità nell’ erogazione dei servizi, specialmente nel campo dei vaccini, richiede un sistema sanitario solido. L’Ufficio Europeo per gli Investimenti per la Salute e lo Sviluppo del WHO con sede a Venezia, è stato creato proprio per fornire un supporto diretto e sul campo alla risposta COVID-19 in Italia. Quest’ultimo ha offerto un potenziamento delle capacità degli operatori sanitari italiani e ha sostenuto l’implementazione delle linee guida del WHO.

Considerazioni sul mantenimento dei servizi di immunizzazione

Le capacità del sistema sanitario e il sostegno per la copertura vaccinale variano molto da una regione europea all’altra. A questo proposito, il WHO/Europe sottolinea il ruolo chiave dei Ministeri della Salute per sostenere equamente un’elevata immunità della popolazione. Durante tutta la pandemia COVID-19, è fondamentale che le autorità mantengano la fiducia della popolazione nelle vaccinazioni e nel sistema sanitario. Inoltre, è importante monitorare l’assorbimento dei vaccini e, se possibile, cercare di capire le ragioni di un eventuale calo della copertura.

Nel caso di un’interruzione temporanea delle vaccinazioni di routine, i Paesi sono invitati a sviluppare piani solidi per la vaccinazione di recupero e a stilare un registro di tutti i bambini sfuggiti alle dosi di vaccino programmate. Alla prima occasione, questi servizi dovrebbero essere rinvigoriti per colmare eventuali lacune immunitarie e prevenire il verificarsi di eventuali epidemie di malattie veneree.

Per saperne di più: http://www.euro.who.int/en/countries/italy/news/news/2020/4/countries-working-to-sustain-population-immunity-to-vaccine-preventable-diseases-during-covid-19-pandemic

 

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