COVID19 – ILO: I sistemi di protezione sociale non riescono a tutelare i gruppi vulnerabili

Proteggere i gruppi più vulnerabili della società è un requisito fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti. Eppure, in tutto il mondo, i sistemi di protezione sociale sembrano fallire miseramente nel salvaguardare le vite e i mezzi di sussistenza dei più deboli.

Quasi il 40% della popolazione mondiale non possiede un’assicurazione sanitaria o l’accesso ai servizi sanitari nazionali. Di conseguenza, molti non hanno i mezzi per cercare cure quando sono malati, anche in caso di malattie altamente contagiose come la COVID-19.

La stragrande maggioranza dei lavoratori non ha la sicurezza economica per prendere un congedo per malattia o affrontare un’emergenza inaspettata. Nel mondo, meno di due terzi dei Paesi garantiscono ai propri cittadini un’assicurazione sociale e/o un sistema di assistenza sociale con prestazioni di malattia. Anche le protezioni contro la disoccupazione si rivelano gravemente inadeguate: allo stato attuale, il 55% della popolazione mondiale non beneficia di alcuna forma di protezione sociale e molti Paesi si affidano a soluzioni di mercato per colmare queste lacune.

Come dimostra chiaramente la pandemia, ciò non solo danneggia i più poveri e vulnerabili, ma minaccia il benessere di intere società e dell’intera comunità globale. Nonostante non siano stati fatti molti progressi, mobilitare le risorse necessarie per garantire piani di protezione sociale è ancora possibile.

Nell’immediato, sia i Paesi sviluppati sia quelli in via di sviluppo necessitano maggiore flessibilità per il finanziamento del deficit e di prestiti internazionali agevolati per sostenere gli investimenti nei sistemi di protezione sociale. Molti governi hanno già aumentato la spesa, al fine di garantire l’accesso ai servizi necessari, integrando misure di prevenzione, test e trattamento nei pacchetti di prestazioni. La Corea del Sud ne è un esempio: conduce migliaia di test COVID-19 ogni giorno in centri di test drive-through finanziati dal governo.

Inoltre, diversi governi hanno aumentato il sostegno economico alle famiglie e alle imprese. La RAS di Hong Kong della Cina, l’Irlanda e il Regno Unito hanno esteso le indennità di malattia ai lavoratori in quarantena o auto-quarantena. La Germania e i Paesi Bassi offrono sussidi di disoccupazione parziale ai lavoratori che hanno subito tagli di orario a causa del crollo della domanda.

I governi devono sfruttare lo slancio creato dalla crisi attuale per compiere rapidi progressi verso sistemi di protezione sociale finanziati collettivamente, completi e universali. Solo allora le nostre società e le nostre economie saranno in grado di superare la pandemia COVID-19 e le altre crisi a venire.

Per saperne di più: https://www.ilo.org/global/about-the-ilo/newsroom/news/WCMS_739678/lang–en/index.htm

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