Dichiarazione del Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, sulla situazione nella Striscia di Gaza

Tor Wennesland, Special Coordinator for the Middle East Peace Process. Credits: UNSCO
Tor Wennesland, Special Coordinator for the Middle East Peace Process. Credits: UNSCO
Dichiarazione del Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, sulla situazione nella Striscia di Gaza.  (Gerusalemme, 2 settembre 2024). 
“Oggi sono tornato a Gaza e ho assistito in prima persona all’impatto catastrofico delle ostilità. La scala della distruzione è immensa, i bisogni umanitari sono colossali e in aumento, e i civili continuano a sopportare il peso di questo conflitto. Condanno inequivocabilmente l’orribile bilancio delle vittime civili a Gaza.
Durante la mia visita, ho incontrato i responsabili delle agenzie delle Nazioni Unite e il nostro personale dedicato che lavora instancabilmente in condizioni estremamente difficili. Il loro impegno e il loro coraggio nel fornire un sostegno fondamentale a chi ne ha bisogno sono davvero encomiabili.
Ho anche avuto l’opportunità di visitare un centro di vaccinazione antipolio. La sua ricomparsa rappresenta un’ulteriore minaccia per i bambini della Striscia di Gaza. Accolgo con favore le pause umanitarie per consentire lo svolgimento delle campagne di vaccinazione.
Ogni giorno che passa mette in pericolo altre vite. A questo proposito, condanno la tragica uccisione di sei ostaggi a Gaza da parte di gruppi armati palestinesi. Ribadisco il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario ed esorto tutte le parti a raggiungere un accordo che porti all’immediato rilascio di tutti gli ostaggi e a un cessate il fuoco umanitario.
Continuo a impegnarmi con tutte le parti interessate per raggiungere questi obiettivi. Un accordo è fondamentale per salvare vite umane, ridurre le tensioni regionali e consentire alle Nazioni Unite, in collaborazione con l’Autorità Palestinese, di accelerare gli sforzi per rispondere alle pressanti esigenze della popolazione di Gaza.
Il conflitto in corso ha distrutto la vita di innumerevoli famiglie. Deve finire”.
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