Dichiarazione del portavoce del Segretario Generale – su Gaza

Dichiarazione del portavoce del Segretario Generale – su Rafah e Gaza

Il Segretario Generale ha condannato con la massima fermezza gli attacchi aerei del 26 maggio su Rafah che hanno colpito le tende che ospitavano gli sfollati. Le immagini delle vittime e dei feriti, tra cui molti bambini piccoli, gli hanno spezzato il cuore. Come ha già detto, l’orrore e la sofferenza devono cessare immediatamente.

Inoltre, il Segretario Generale è addolorato per gli oltre 36.000 palestinesi e i circa 1.500 israeliani uccisi dalla violenza incessante. Questo comprende i raccapriccianti atti di terrore perpetrati da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi in Israele il 7 ottobre 2023, il devastante assalto israeliano a Gaza, il continuo lancio indiscriminato di razzi verso Israele. La catastrofe umanitaria a Gaza è ora aggravata dall’inconcepibile prospettiva di una carestia provocata dall’uomo.

Il Segretario Generale ribadisce la sua richiesta di un cessate il fuoco immediato e del rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. Ricorda le recenti ordinanze della Corte internazionale di giustizia, che sono vincolanti e devono essere rispettate.

Le autorità israeliane devono consentire, facilitare e permettere la consegna immediata, sicura e senza ostacoli di forniture umanitarie a chi ne ha bisogno e tutti i punti di passaggio devono essere aperti, in linea con la risoluzione 2720 (2023) del Consiglio di Sicurezza. Le organizzazioni umanitarie devono avere un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli. Ciò è necessario per raggiungere tutti i civili bisognosi a Gaza, in linea con la risoluzione 2712 (2023) del Consiglio di sicurezza.

Dobbiamo lavorare rapidamente per ripristinare la sicurezza, la dignità e la speranza della popolazione colpita. Ciò richiederà sforzi urgenti per sostenere e rafforzare il nuovo governo palestinese e le sue istituzioni, compresa la preparazione dell’Autorità Palestinese a riassumere le sue responsabilità a Gaza. Dobbiamo anche procedere con passi tangibili e irreversibili per creare un orizzonte politico.

La devastazione e la miseria degli ultimi sette mesi hanno rafforzato l’assoluta necessità per gli israeliani, i palestinesi, gli Stati della regione e la più ampia comunità internazionale di adottare misure urgenti che consentano alle parti di impegnarsi nuovamente nel percorso politico, a lungo rimandato, per raggiungere una soluzione a due Stati. L’ONU continuerà a sostenere tutti questi sforzi.

Stéphane Dujarric, Portavoce del Segretario Generale

New York, 28 maggio 2024

     

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