Dichiarazione del Segretario Generale – nel centesimo giorno di guerra in Ucraina

Oggi ricorrono 100 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio. Il conflitto ha già causato migliaia di vittime, causato distruzioni indicibili, sfollato milioni di persone, provocato violazioni inaccettabili dei diritti umani e sta infiammando una crisi globale tridimensionale – cibo, energia e finanza – che sta colpendo le persone, i paesi più vulnerabili e le economie.

Sin dai primi giorni della guerra, le Nazioni Unite sono state lì per sostenere il popolo ucraino nell’affrontare l’impatto umanitario del conflitto, richiamando anche l’attenzione sui pericoli e le implicazioni a lungo termine dei continui combattimenti e della potenziale escalation delle ostilità per il paese, la regione più ampia e il mondo.

Nel celebrare questo tragico giorno, rinnovo il mio appello per l’immediata cessazione della violenza, per l’accesso umanitario illimitato a tutti coloro che ne hanno bisogno, per l’evacuazione sicura dei civili intrappolati nelle aree di combattimento e per la protezione urgente dei civili e il rispetto dei diritti umani in conforme alle norme internazionali.

L’ONU è impegnata nello sforzo umanitario. Ma, come ho sottolineato fin dall’inizio, la risoluzione di questo conflitto richiederà negoziati e dialogo. Prima le parti si impegnano in sforzi diplomatici in buona fede per porre fine a questa guerra, meglio è per il bene dell’Ucraina, della Russia e del mondo. Le Nazioni Unite sono pronte a sostenere tutti questi sforzi.

Grazie,

 

New York, 3 giugno 2022

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