Dobbiamo invertire la rotta – Il resoconto del secondo giorno della Conferenza ONU sugli oceani

Nella seconda giornata della Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani, la Conferenza continua a dare nuovo impulso alla promozione di economie sostenibili basate sugli oceani e chiede azioni urgenti per la protezione degli ecosistemi marini e costieri.

Durante la discussione sulle economie sostenibili basate sugli oceani, i piccoli Stati insulari in via di sviluppo e i Paesi meno sviluppati hanno chiesto un’urgente salvaguardia degli oceani, da cui dipende la loro sopravvivenza.

Nella seconda discussione interattiva sulla gestione, la protezione, la conservazione e il ripristino degli ecosistemi marini e costieri, i delegati hanno presentato iniziative, azioni e piani intrapresi nei loro Paesi e hanno sottolineato l’importanza di rafforzare la cooperazione internazionale per proteggere gli ecosistemi marini e costieri.

Per saperne di più sulla Conferenza, si vedano i punti salienti della seconda giornata e le risorse riportate di seguito.

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Poiché circa il 40% della popolazione mondiale vive sulle coste o in prossimità di esse, la seconda giornata della Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani in corso a Lisbona si è concentrata sul rafforzamento delle economie sostenibili basate sugli oceani e sulla gestione degli ecosistemi costieri. Per saperne di più.

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“Dobbiamo vedere le donne come parte dell’economia blu, dobbiamo vederle ovunque, per integrare la loro partecipazione, perché senza la loro leadership, l’umanità nel suo complesso perderà molto”. – Maria Damanaki, fondatrice di Leading Women for the Ocean, ha chiesto un piano d’azione concreto e una legislazione per cambiare lo status quo. Ascolta l’intervista dalla conferenza.

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Con il multilateralismo ambientale a un punto critico per il nostro pianeta, i relatori dell’Ocean Conservancy, del National Resources Defence Council e della Deep Sea Conservation Coalition hanno discusso i modi per raggiungere nuovi obiettivi per proteggere il 30% degli oceani entro il 2030, tra cui l’adozione di un solido trattato ONU sugli alti mari, l’accelerazione dello slancio per una moratoria sull’estrazione mineraria da fondali profondi e come garantire che l’oceano sia visto come una delle soluzioni per risolvere la crisi climatica. Lasciatevi ispirare dalla discussione.

Il nostro oceano è vita. Ma è minacciato: Le attività umane non sostenibili, dalla pesca eccessiva all’inquinamento marino, e il riscaldamento globale combinato con l’innalzamento del livello del mare, l’acidificazione e l’erosione costiera, hanno seriamente degradato il nostro oceano. Abbiamo il potere di invertire la rotta per le persone e per il nostro pianeta. E il momento è adesso. Guarda qui.

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