G20 dei Ministri dell’Agricoltura: i sistemi agroalimentari sono fondamentali per ridurre le disuguaglianze, dice il Direttore Generale della FAO

QU Dongyu sottolinea la necessità di affrontare l’impatto di lungo periodo della pandemia da COVID-19

17 settembre, Firenze – I leader dei paesi del G20 hanno il dovere di continuare a sostenere il corretto funzionamento dei sistemi agroalimentari mondiali, che deve fare i conti con tutta una serie di difficoltà conseguenti alla pandemia COVID-19. È questo l’auspicio lanciato da QU Dongyu, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), nel discorso di apertura della riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G20 a Firenze.

QU ha apprezzato il ruolo guida nodale assunto dal G20 negli ultimi 18 mesi nel mitigare le ripercussioni della pandemia sul settore, precisando di “[poter] con certezza sostenere che il nostro impegno collettivo ha consentito di mantenere aperti i sistemi agroalimentari senza interrompere il flusso degli scambi commerciali”.

Le criticità tuttavia persistono, soprattutto per il fatto che la pandemia ha “aumentato le disuguaglianze pregresse”, ha osservato QU, citando una stima del Fondo monetario internazionale in base alla quale le perdite di reddito pro capite nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo sarebbero state due volte e mezzo la percentuale di quelle registrate nelle economie sviluppate, oltre che uno studio condotto dalla stessa FAO in base al quale l’insicurezza alimentare sarebbe aumentata passando dall’8,4 percento a circa il 9,9 percento della popolazione mondiale.

Il Direttore Generale della FAO ha sottolineato che, stando ai dati disponibili, è evidente che “i sistemi agroalimentari sono indispensabili per ridurre tali disuguaglianze, soprattutto nelle zone rurali.”

Ha altresì messo in rilievo il susseguirsi continuo di crisi nuove e complesse, citando in particolare i casi di Afghanistan e Haiti, e ha sollecitato i membri del G20 e altri donatori a fornire aiuti agli agricoltori che vivono nelle zone colpite. La FAO ha lanciato un appello per raccogliere 36 milioni di dollari USA sotto forma di misure di aiuto di breve termine immediate e urgenti in favore degli agricoltori afghani, in modo che non debbano subire ulteriore perdite rispetto all’imminente stagione invernale di semina del grano.

I conflitti, il clima e i rallentamenti e contraccolpi dell’economia sono i principali fattori responsabili delle crisi alimentari, per far fronte ai quali è necessario adottare un approccio olistico.

“La pandemia ha segnato un punto di svolta nelle nostre vite e ci ha costretti a cambiare il nostro modo di lavorare e, soprattutto, di collaborare,” ha osservato Qu.

Qu ha mostrato ai ministri un breve video dell’astronauta francese Thomas Pesquet,  Ambasciatore di Buona Volontà della FAO che attualmente si trova nella Stazione Spaziale Internazionale, nel quale il Direttore Generale invita l’astronauta a condividere con il G20 le sue riflessioni.

L’Italia contribuisce con 10 milioni di dollari alla Food Coalition

In una conferenza stampa congiunta con Qu, il Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli ha annunciato il contributo italiano di 10 milioni di dollari alla Food Coalition, un’iniziativa promossa dal governo italiano e abbracciata dalla FAO che – ha affermato il Direttore Generale – offre un “meccanismo di coordinamento flessibile, ideale per creare un’alleanza inclusiva di partner e parti interessate capace di rispondere a specifiche esigenze nazionali.”

Il ministro ha anche salutato il potenziale delle nuove tecnologie per contribuire a “riconciliare le contraddizioni” e produrre di più, utilizzando meno risorse naturali. Il ministro ha poi esortato i governi a credere nella possibilità del cambiamento e ad adottare con urgenza misure concrete.

Il Direttore Generale ha ringraziato l’Italia, ricordando la generosità di lunga data del governo e del popolo italiano, oltre alla città di Roma, che ospita la FAO da 70 anni.  “L’Italia fa quello che dice” ha aggiunto Qu.

La riunione

L’incontro di due giorni, ospitato dalla Presidenza italiana del G20, verterà sulla sostenibilità dei sistemi agricoli e alimentari.

Prima dell’evento si sono tenuti incontri preparatori durante i quali funzionari del Ministero dell’Agricoltura si sono scambiati informazioni e pareri sull’importanza della ricerca e dell’innovazione e sulla necessità di condividere conoscenze tecnologiche, che rappresentano utili strumenti per incrementare la resilienza, nonché nuove tecniche di coltura e allevamento e previsioni sul futuro ruolo della tracciabilità digitale. L’Italia ha organizzato due laboratori scientifici, di cui uno incentrato sulla resistenza antimicrobica e uno sull’agricoltura e i cambiamenti climatici.

La riunione ministeriale si concentrerà inoltre sull’obiettivo Fame zero, sull’approccio One Health e sul contributo che il G20 intende fornire all’imminente Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari 2021 e alla COP 26. L’evento vedrà anche la partecipazione dei responsabili dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), della Banca Mondiale, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), del Programma Alimentare Mondiale (PAM), dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD).

Il Direttore Generale della FAO ha elogiato la Presidenza italiana del G20 per i contributi costruttivi profusi nel corso del 2021 e per aver dato ulteriore priorità alla sicurezza alimentare nell’agenda politica internazionale, come auspicato nella Dichiarazione di Matera.

QU ha infine ricordato le riforme promosse dalla FAO sotto la sua stessa guida, tra cui un nuovo Quadro strategico per il 2022-2031 che ruota attorno a quattro pilastri di miglioramento (i cosiddetti “Four Betters”), vale a dire una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore, e il cui scopo è utilizzare al meglio questo patrimonio di esperienze e capitale umano per valorizzare l’operato della FAO sul piano professionale, innovativo e della conoscenza.

La FAO è pronta a sostenere i suoi Membri nella trasformazione dei sistemi agroalimentari per assicurare il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. È quanto ha ribadito QU, invitando i Ministri dell’Agricoltura del G20 ad accelerare i progressi in tal senso, riconoscendo l’importanza di collaborare in seno al G20, di garantire investimenti responsabili e mirati, di adottare l’approccio “One Health”, di promuovere la ricerca e l’innovazione, e di facilitare gli scambi commerciali del settore agricolo a livello globale.

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