Giornata internazionale contro la violenza, il bullismo ed il cyberbullismo

La violenza scolastica e il bullismo, compreso il cyberbullismo, sono molto diffusi e colpiscono un numero significativo di bambini ed adolescenti.

Gli Stati membri dell’UNESCO hanno dichiarato il primo giovedì di novembre Giornata internazionale contro la violenza e il bullismo nelle scuole, compreso il cyberbullismo, riconoscendo che la violenza nelle scuole in tutte le sue forme è una violazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti all’istruzione, alla salute e al benessere. L’Organizzazione invita gli Stati membri, i partner delle Nazioni Unite, altre organizzazioni internazionali e regionali competenti, nonché la società civile, comprese le organizzazioni non governative, gli individui e altre parti interessate, ad aiutare a promuovere, celebrare e facilitare la giornata internazionale.

MESSAGGIO DEL DIRETTORE GENERALE
“Sebbene questa violenza non si limiti alle strutture scolastiche, il sistema educativo ha un ruolo fondamentale nell’insegnare agli studenti come navigare in sicurezza nella sfera digitale. L’istruzione formale dovrebbe fornire ai bambini e ai giovani determinate conoscenze e abilità: come comportarsi educatamente online, per sviluppare meccanismi di coping, per identificare e denunciare la violenza online e, soprattutto, per proteggere se stessi e gli altri dalle diverse forme di cyberbullismo, perpetrate da coetanei o adulti”.

Audrey Azoulay, Direttore Generale UNESCO, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza e il Bullismo nelle Scuole, compreso il Cyberbullismo

Scarica il messaggio completo: English.

FESTEGGIAMENTI NEL 2021
Quest’anno celebreremo la Giornata internazionale giovedì 4 novembre 2021 con il tema “Lotta al cyberbullismo e ad altre forme di violenza online che coinvolgono bambini e giovani“.

Come conseguenza dell’emergenza COVID-19, la vita e l’istruzione dei bambini e dei giovani in tutto il mondo si sono spostate sempre più online. Rispetto all’anno scorso, il tempo trascorso davanti allo schermo dei bambini è raddoppiato negli Stati Uniti e, sebbene l’accesso online offra opportunità di connessione e apprendimento, sta anche mettendo sempre più bambini e giovani di fronte a forme di violenza online.

Sebbene i dati a livello globale siano limitati, le prove mostrano che il cyberbullismo è in aumento in varie regioni durante tutto l’arco della pandemia. In Europa, il 44% dei bambini che sono stati vittime di cyberbullismo prima del COVID-19 ha riferito che tali comportamenti sono aumentati durante il lockdown. I dati provenienti da diversi paesi rivelano inoltre che i bambini, in particolare le ragazze di età compresa tra 11 e 13 anni, sono sempre più a rischio di essere presi di mira da criminali sessuali. Negli Stati Uniti, il 98% dei predatori online non ha mai raggiunto i propri obiettivi nella vita reale.

Sebbene la violenza online non sia limitata ai locali scolastici, il sistema educativo ha un ruolo importante nell’affrontare la sicurezza online, la cittadinanza digitale e l’uso della tecnologia. L’istruzione formale può e deve svolgere un ruolo chiave nel fornire a bambini e giovani le conoscenze e le competenze per identificare la violenza online e proteggersi dalle sue diverse forme, perpetrate da coetanei o adulti.

La violenza online, compreso il cyberbullismo, ha un effetto negativo sul rendimento scolastico, sulla salute mentale e sulla qualità della vita degli studenti. I bambini che sono spesso vittime di bullismo hanno quasi tre volte più probabilità di sentirsi esclusi a scuola rispetto a quelli che non lo sono. Hanno anche il doppio delle probabilità di perdere la scuola e hanno una maggiore tendenza ad abbandonare gli studi dopo aver terminato la scuola secondaria.

Questa Giornata fa appello alla consapevolezza globale del problema della violenza online e del cyberbullismo, delle sue conseguenze e della necessità di porvi fine. Richiama l’attenzione di studenti, genitori, membri della comunità educativa, autorità educative e una serie di settori e partner, compresa l’industria tecnologica, per incoraggiare tutti a prendere parte alla prevenzione della violenza online per la sicurezza e il benessere dei bambini e gioventù.

Attualità