Giornata internazionale delle donne in diplomazia (24 giugno)

Le donne svolgono un ruolo cruciale nella governance globale sin dalla stesura e dalla firma della Carta delle Nazioni Unite nel 1945. Le donne e le ragazze rappresentano la metà della popolazione mondiale e, quindi, anche la metà del suo potenziale. Le donne apportano immensi benefici alla diplomazia. I loro stili di leadership, le loro competenze e le loro priorità ampliano la portata delle questioni prese in considerazione e la qualità dei risultati.

Le ricerche dimostrano che quando le donne fanno parte di gabinetti e parlamenti, approvano leggi e politiche migliori per la gente comune, l’ambiente e la coesione sociale. Promuovere misure per aumentare la partecipazione delle donne ai processi politici e di pace è fondamentale per raggiungere l’uguaglianza di fatto delle donne in un contesto di discriminazione radicata.

Dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite, solo 34 donne sono elette come capi di Stato o di governo. Sebbene in molti Paesi siano stati compiuti dei progressi, la percentuale globale di donne che ricoprono altre cariche politiche a livello mondiale è ancora molto lontana: il 21% dei ministri del mondo, il 26% dei parlamentari nazionali e il 34% dei seggi eletti nelle amministrazioni locali. Secondo un nuovo rapporto delle Nazioni Unite, al ritmo attuale dei progressi, la parità di rappresentanza in parlamento non sarà raggiunta prima del 2062.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA) è la più grande riunione annuale dei leader mondiali. Sebbene l’Assemblea generale delle Nazioni Unite sia stata teatro di diversi momenti storici per l’uguaglianza di genere, molto deve ancora essere raggiunto per quanto riguarda la rappresentanza e la partecipazione delle donne. Solo quattro donne sono state elette presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nei suoi 77 anni di vita.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, composto da 15 membri, ha la responsabilità primaria di mantenere la pace e la sicurezza internazionale. Sebbene le donne rappresentino attualmente poco più di un terzo dei membri del Consiglio di sicurezza, una percentuale molto più alta della media, è ancora lontana dall’essere sufficiente. Esplorare la partecipazione delle donne al Consiglio di sicurezza.

Una governance inclusiva può portare a politiche che creano cambiamenti positivi a lungo termine.

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