Il Consiglio di Sicurezza ascolta la responsabile ONU per gli Affari Politici sulla crisi in Medio Oriente

Rosemary DiCarlo ha ribadito l’urgente necessità di un’attenuazione delle tensioni in Medio Oriente, facendo appello al Consiglio di Sicurezza mercoledì per una “rapida ed efficace azione diplomatica”, mentre gli ambasciatori si sono incontrati in una riunione d’emergenza sull’ultima recrudescenza delle ostilità. 
 
La comunità internazionale deve lavorare insieme per prevenire qualsiasi azione che potrebbe rendere il conflitto molto più grande e più ampio molto rapidamente”. Ha dichiarato Rosemary DiCarlo, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari politici, mettendo in guardia dalle tensioni alle stelle sulla scia dell’uccisione di un alto leader di Hamas a Teheran all’inizio della giornata.
L’uccisione è avvenuta sullo sfondo di attacchi israeliani contro il sud di Beirut, a seguito di un attacco apparente in un villaggio nel Golan occupato da Israele, e di intensi scambi attraverso la Linea Blu, che separa le forze armate israeliane e libanesi.
Gli incidenti hanno causato diverse vittime, tra cui bambini.
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Escalation grave e pericolosa
“I vari attacchi degli ultimi giorni rappresentano un’escalation grave e pericolosa”, ha proseguito, sottolineando la guerra in corso a Gaza, scoppiata dopo il brutale attacco del 7 ottobre da parte di Hamas e altri gruppi armati palestinesi nel sud di Israele.
Oltre 1.200 israeliani sono stati uccisi e più di 200 sono stati presi in ostaggio. Decine di loro sono ancora prigionieri.
Nella Striscia di Gaza, più di 38.000 palestinesi sarebbero stati uccisi a causa dell’operazione militare israeliana, altri 88.000 feriti e circa il 90% della popolazione sarebbe sfollata – molti più volte.
Occorre  un’azione diplomatica efficace
DiCarlo ha ribadito l’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres alla “massima moderazione da parte di tutti”, sottolineando che “la sola moderazione non è sufficiente in questo momento estremamente delicato”.”Sono urgenti gli sforzi diplomatici per cambiare la traiettoria e cercare un percorso verso la pace e la stabilità regionale”, ha sottolineato.
“La comunicazione attraverso missili, droni armati e altri attacchi mortali deve finire”.
Ha fatto appello alla comunità internazionale affinché collabori per evitare “qualsiasi azione che potrebbe rendere il conflitto molto più grande e più ampio molto rapidamente”.”Abbiamo bisogno di un’azione diplomatica rapida ed efficace per la de-escalation regionale.Questo Consiglio svolge un ruolo cruciale in tal senso.
Il momento è adesso”, ha concluso.
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Dal canto loro, i membri del Consiglio di sicurezza hanno sottolineato l’urgente necessità di una de-escalation, di un cessate il fuoco e di sforzi diplomatici per prevenire un’ulteriore escalation del conflitto nella regione. Hanno inoltre evidenziato l’impatto sui civili, in particolare su donne e bambini che stanno sopportando il peso dei combattimenti, nonché su operatori  umanitari e giornalisti.
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