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Il contributo della Dott.ssa Bizzarri per la Giornata Internazionale del Tè 2024

Ringraziamo la Dottoressa Agnese Bizzarri (autrice di libri per bambini, progettista e organizzatrice di eventi culturali), per il gentile contributo in occasione della Giornata Internazionale del Tè 2024.

“Qui alla frontiera cadono le foglie, e benché i vicini siano tutti barbari e tu, tu sia a mille miglia di distanza, sul tavolo ci sono sempre due tazze” dice un anonimo della dinastia Tang.

Si racconta di un innamorato che aveva aspettato la sua amata per molto tempo perché il destino li aveva separati e allontanati.

Non potevano vedersi, né toccarsi, né baciarsi. Attesero mesi, anni, finché un giorno finalmente si rividero. Dovevano recuperare ogni attimo perduto. Non ci potevano credere. La speranza era stata la loro attesa. Perché nell’attesa c’è l’amore, la possibilità, il futuro.

Su quel tavolo entrambi avevano posato una tazza. Ed era stata proprio una tazza di tè.

L’avrebbero potuto bere solamente quando si sarebbero rincontrati. E dopo avrebbero giocato, scherzato, parlato, si sarebbero amati.

Il loro era un amore ancestrale, antico. Quasi quanto il tè… Il tè, fu inventato in Cina cinque milioni di anni fa. Pianta sostenibile e fondamentale per numerosi popoli. E’ la bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua. La produzione e la lavorazione del tè costituiscono la principale fonte di sostentamento per milioni di famiglie nei paesi in via di sviluppo ed è il maggiore mezzo di sussistenza per milioni di famiglie povere che vivono in paesi meno sviluppati.

La produzione e la lavorazione del tè rientrano negli obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, contribuiscono alla riduzione della povertà estrema (Obiettivo 1), alla lotta alla fame (Obiettivo 2), all’emancipazione delle donne (Obiettivo 5) e all’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri (Obiettivo 15).

Si dice che dal tè nacquero amicizie, amori, firme di contratti, affari, negoziazioni. Perché il tè è un rito. Non solo un nutrimento. Il tè diventa un momento della vita.

Pensate che ogni popolo ha la sua cerimonia del tè. Esiste l’afternoon tea in Inghilterra verso le cinque del pomeriggio, mentre in Corea del sud hanno il Korean Darye rito molto formale per rilassare corpo e mente durante la vita frenetica di tutti i giorni. Affascinante la tradizione del Cha No You in cui il Maestro giapponese prepara tutto: dalla stanza, agli utensili, al tè. Molto comune il consumo di tè anche in Turchia, un tè nero locale versato in çaydanlık ovvero in un servizio di teiere messe verticalmente una sopra l’altra, mentre in Russia hanno l’elegante samovar. In Marocco, date le alte temperature, viene usato il tè verde con la menta come dissetante, rifiutarlo è segno di maleducazione. In India, invece, il tè viene servito con spezie in strada.

Il tè è storia. Diventa attesa per innamorati, racconto per amici, narrazione per condottieri, incontro tra capi di stato.

Oggi è il 21 maggio. Giornata internazionale del tè e nello stesso tempo è anche la giornata della Diversità culturale per il Dialogo e lo Sviluppo.

Del resto il tè crea dialogo e unione tra i popoli.

         

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