Il messaggio del Segretario Generale per la Giornata Internazionale della Terra 2022

In occasione della Giornata Internazionale della Terra 2022, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso il suo punto di vista sull’importanza della terra, le minacce del cambiamento climatico e le strategie per salvare il pianeta. Di seguito, riportiamo le sue parole.


 

Oggi è la Giornata Mondiale della Terra.

E’ un’opportunità per riflettere su come l’umanità stia trattando il nostro pianeta.

La verità è che siamo stati custodi incauti della nostra fragile casa.

 

Oggi la Terra è alle prese con una tripla crisi planetaria.

Disordine climatico.

Perdita della biodiversità.

Inquinamento e spreco.

Questa tripla crisi minaccia benessere e sopravvivenza di milioni di persone in tutto il mondo.

Lo scompiglio che ha colpito le fondamenta di una vita felice e sana – acqua e aria pulite, un clima stabile e prevedibile — mette in pericolo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

 

Ma c’è ancora speranza.

 

Cinquant’anni fa, il mondo si diede appuntamento alla Conferenza di Stoccolma.

Fu l’inizio del movimento ambientale globale.

Da allora, abbiamo visto cosa sia possibile quando agiamo in modo unitario.

Abbiamo ridotto il buco nell’ozono.

Abbiamo ampliato la tutela degli animali selvatici e degli ecosistemi.

Abbiamo posto fine all’utilizzo di combustibile a base di piombo, scongiurando milioni di morti premature.

Soltanto il mese scorso, poi, abbiamo lanciato uno sforzo globale storico per prevenire e mettere fine all’inquinamento da plastica.

Abbiamo provato che insieme possiamo affrontare sfide monumentali.

E il diritto a un ambiente sano guadagna sempre più forza.

 

Tuttavia occorre fare di più. E molto più in fretta.

Specialmente per scongiurare la catastrofe climatica.

Dobbiamo limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi.

 

Siamo molto indietro.

 

Per mantenere in vita questo obiettivo, i governi debbono tagliare le emissioni del 45 per cento entro il 2030, e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

I principali inquinatori debbono drasticamente tagliare le emissioni a partire da quest’anno.

Ciò significa accelerare la fine della nostra dipendenza dai combustibili fossili e lo sviluppo di energia pulita rinnovabile.

Al tempo stesso occorre investire rapidamente in adattamento e resilienza, in particolare per i più poveri e vulnerabili che meno di tutti hanno contribuito a determinare questa crisi.

A giugno, il mondo si riunirà di nuovo in Svezia per la conferenza Stoccolma+50.

Assicuriamoci che i nostri leader portino l’ambizione e l’azione necessarie per affrontare la nostra triplice emergenza planetaria.

 

Perché noi abbiamo solamente una Madre Terra.

Dobbiamo fare di tutto per proteggerla.

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