Il Presidente dell’IFAD invita gli Stati Membri ad aumentare gli investimenti nello sviluppo rurale per sradicare la povertà estrema e la fame

Il Presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), Gilbert F. Houngbo, esorterà i 177 Stati Membri ad aiutare il Fondo a raggiungere l’obiettivo di duplicare il suo impatto sulla vita delle persone più marginalizzate entro il 2030, con una proposta di un programma di lavoro per i prossimi dieci anni del valore di 30 miliardi di dollari.

“Situazioni climatiche estreme, conflitti, fragilità e migrazioni mettono a rischio il nostro sistema alimentare, dobbiamo investire di più sulle popolazioni delle aree rurali che coltivano il cibo che noi mangiamo”, ha detto Houngbo. E ha aggiunto: “abbiamo solo dieci anni per centrare il nostro obiettivo globale di eradicare la povertà estrema e la fame. Ciò significa incrementare i nostri investimenti nei luoghi in cui la povertà e la fame sono concentrati, vale a dire le aree rurali”.

L’appello ad un aumento degli investimenti sarà fatto al lancio della dodicesima ricostruzione delle finanze del Fondo (IFAD12) – un processo di consultazioni lungo un anno durante il quale gli Stati Membri dell’IFAD si accordano sulle strategie da seguire e sulla mobilizzazione dei fondi che possono andare in prestiti agevolati e sovvenzioni per lo sviluppo dei paesi.

L’IFAD, grazie ad un maggiore supporto dei suoi Paesi Membri, intende far crescere la produzione di più di 200 milioni di piccoli produttori, migliorare la resilienza di più di 100 milioni di persone che vivono nelle zone rurali e aumentare per circa 260 milioni di donne e uomini delle aree rurali i loro redditi di almeno il 20 per cento entro il 2030.

E’ sempre più chiaro che la strada per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile passa per le aree rurali, dove vive l’80 per cento della popolazione più povera della Terra. Investire sull’agricoltura e sullo sviluppo agricolo è il modo più diretto di far crescere i loro introiti e la sicurezza alimentare. Diversi studi dimostrano che la crescita economica nel settore dell’agricoltura è più efficace nella riduzione della povertà dalle due alle tre volte di più che la crescita in qualsiasi altro settore.

“Con la nostra esperienza sul campo più che quarantennale, sappiamo che gli ultimi metri possono essere i più duri”, ha spiegato Houngbo. E ha aggiunto: “possiamo centrare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ed eradicare la povertà estrema e la fame, ma abbiamo bisogno di più fondi, nuove partnership e strumenti finanziari e un approccio più inclusivo”.

In quanto unica istituzione multilaterale focalizzata esclusivamente sulle aree rurali, IFAD lavora nelle aree più remote della Terra dove arrivano pochi altri progetti di sviluppo. Durante la prossima decade, l’IFAD userà la sua specificità e la sua esperienza unica per definire e avviare progetti di investimento rurale a favore delle popolazioni più vulnerabili, incluse le donne delle aree rurali, i giovani e le popolazioni indigene.

Per rafforzare ancora di più il suo impatto e la sua capacità di assistenza nei confronti dei paesi più bisognosi, l’IFAD sta sviluppando un nuovo modello finanziario che permette di convogliare più risorse verso i paesi più poveri e le popolazioni più bisognose.

Ciò permetterà all’IFAD di continuare ad assicurare un ottimo ritorno agli investimenti dei suoi donatori e di moltiplicare l’impatto dei loro contribuenti.

Il programma ASAP (Adaptation for Smallholder Agriculture Programme), il programma principale dell’IFAD che finanzia i piccoli agricoltori per sostenerli nella resilienza ai cambiamenti climatici e ambientali, prevede un’espansione verso maggiori finanziamenti rivolti ai paesi a basso reddito, in particolare quelli con un alto livello di malnutrizione, e verso situazioni di fragilità dove scarseggiano investimenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Inoltre sarà maggiormente focalizzato sulle inter-connessioni tra cambiamenti climatici e il loro impatto su donne, giovani e nutrizione.

In aggiunta a quanto esposto, il nuovo Settore del Programma di Finanziamento Privato avrà la finalità di indirizzare il settore dell’investimento privato e il suo know-how verso lo sviluppo di piccole e media imprese rurali e organizzazioni di agricoltori.

IFAD agisce anche come un assemblatore finanziario ed è valutato come un broker onesto dalle popolazioni che vivono in aree rurali e dalle loro organizzazioni. Lavorando con i governi, la società civile, il settore privato e altri partner, l’IFAD con i suoi crescenti investimenti sta trasformando le aree rurali economicamente e socialmente.

L’IFAD continuerà ad investire a livello di comunità sulle piccole e medie imprese, sui produttori di piccola scala, e nell’economia non agricola delle aree rurali, espandendo contemporaneamente il suo lavoro sull’adattamento ai cambiamenti climatici, sulla protezione ambientale, sul potenziamento dei giovani e di genere, sul miglioramento della nutrizione.

 

Nota per i giornalisti:

Si può accedere al “Case for Investment” quiIl documento è sotto embargo fino alle 9:30 CET dell’11 Febbraio.

 

Contatti:

Katie Taft

+39 334 608 3657

[email protected]

 

L’IFAD investe sulle popolazioni rurali consentendo loro di ridurre la povertà, aumentare la sicurezza alimentare, migliorare i livelli nutrizionali e rafforzare la resilienza. Dal 1978 sono stati investiti 22,4 miliardi di dollari in donazioni e prestiti a tassi agevolati per finanziare progetti di cui hanno beneficiato circa 512 milioni di persone. L’IFAD è un’istituzione finanziaria internazionale e un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite con sede a Roma – il polo delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

Attualità