Il turismo in ginocchio: misure per salvare i posti di lavoro e minimizzare le perdite

Le conseguenze economiche del coronavirus faranno sentire i loro effetti per molto tempo dopo che l’emergenza sanitaria sarà rientrata e la loro severità dipenderà in buona misura dalla durata della pandemia e dall’efficacia dei provvedimenti pubblici e privati volti a mitigarle. Il fattore tempo è cruciale specialmente per le piccole e medie imprese, di cui il settore turistico è prevalentemente composto.

Per molti paesi, come l’Italia, il turismo genera un contributo fondamentale per il PIL e l’occupazione. Secondo il World Travel and Tourism Council, l’emergenza coronavirus mette a rischio 50 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo.

Purtroppo è impossibile prevedere la durata dell’epidemia e delle misure di contenimento. A questo proposito i governi e i privati stanno mettendo a punto varie strategie per proteggere il settore turistico e alleviarne le sofferenze nel breve e medio termine, al fine di assicurare una rapida ripresa appena sarà possibile.

Ecco alcuni esempi interessanti:

  • Servizi alternativi: alcune destinazioni turistiche hanno introdotto delle iniziative di supporto ai ristoranti e alle strutture ricettive locali, come I Love Manchester Scheme, che prevedono l’acquisto di voucher scontati per soggiorni o cene, da utilizzare in seguito una volta che l’emergenza si sarà stabilizzata. Altre attività alternative di cui fruire restando a casa possono essere tour virtuali, audio guide, corsi di cucina on-line, corsi di yoga, e consegne a domicilio.
  • Minimizzare le perdite: molte strutture stanno incoraggiando gli ospiti a rimandare le loro vacanze invece di cancellarle, permettendo loro di cambiare le date delle prenotazioni senza costi aggiuntivi, in modo da alleggerire il fardello dei rimborsi.
  • Pianificazione e Comunicazione: le mete turistiche stanno formando gruppi virtuali di risposta all’emergenza con lo scopo di chiudere tutte le attrazioni e comunicare efficacemente con i partner commerciali e i consumatori riguardo ai rischi per la salute, e alle misure di contenimento. In questo modo, il consenso e la coordinazione tra il governo, il settore finanziario, le associazioni di categoria e quelle dei lavoratori possono velocizzare le risposte alla crisi.
  • Informazione tempestiva: è importante che il governo e le associazioni di categoria forniscano alle aziende le corrette informazioni e consigli riguardo alle misure di assistenza previste, nel minor tempo possibile.
  • Ridurre il peso delle tasse: molti governi stanno sospendendo o riducendo il prelievo fiscale applicato alle industrie al fine di concedere loro una boccata di ossigeno in questo clima così difficile.
  • Supporto per combattere l’infezione: lo stato fornisce supporto finanziario o strumenti dedicati alle aziende per assicurare la corretta sanificazione delle strutture come per esempio servizi di pulizia e igienizzazione profonda per gli alberghi.
  • Iniezioni di liquidità: governi, banche, e istituti finanziari offrono finanziamenti, estensioni sui pagamenti dei mutui, e altri tipi di fondi per le piccole e medie imprese a rischio. In alcuni casi si pensa di utilizzare il personale e le infrastrutture turistiche a supporto del sistema sanitario, come nel caso della requisizione di alberghi da trasformare in strutture per la quarantena o in reparti di terapia intensiva.

Infine il World Bank Group sta lavorando senza sosta con i suoi partner per fornire informazioni attendibili e dati in merito alle crisi precedenti che hanno colpito il turismo, come la crisi del 2008, in modo da apprendere le modalità di intervento e i provvedimenti che hanno avuto successo e che possono essere replicati nella situazione attuale.

Per saperne di piu’:

https://blogs.worldbank.org/voices/we-cannot-travel-we-can-take-measures-preserve-jobs-tourism-industry-covid-19-coronavirus

 

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