Il WFP raggiunge oltre un milione di persone con assistenza alimentare di emergenza in Tigrè

MEKELE – L’agenzia ONU World Food Programme (WFP) ha fornito assistenza alimentare di emergenza a un milione di persone da quando ha iniziato le distribuzioni nelle zone Nordoccidentale e Meridionale della regione del Tigrè a marzo.

Aster Beyene, una donna di 43 anni, madre dei sette figli, che ha perso sia la casa che le coltivazioni due mesi fa a causa del conflitto, è stata la milionesima persona a ricevere grano, piselli e olio vegetale dal WFP questo lunedì.

“Finora avevo fatto affidamento su quel poco cibo che riuscivo ad avere dai miei vicini. Almeno ora abbiamo un po’ di sollievo dalla fame che abbiamo sofferto”, ha detto Aster, che ora vive a Adi Millen, un remoto villaggio rurale a 50 chilometri da Shire, nella zona Nordoccidentale. Il WFP ha fornito cibo a 4.500 abitanti dei villaggi, concludendo il primo ciclo di distribuzioni alimentari nel Tigrè, che verranno effettuate ogni sei settimane.

“Sono contenta che il WFP sia riuscito a portarci cibo qui a Adi Millen, dove siamo lontani e tagliati fuori da molte città e mercati”, ha aggiunto Aster.

  • Il WFP è responsabile dell’assistenza alimentare di emergenza nelle zone Nordoccidentale e Meridionale del Tigrè e potenzierà le operazioni per raggiungere 2,1 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza alimentare in queste aree operative. Da aprile, il WFP è riuscito ad accedere a tutti i 13 woredas (distretti) del Nordovest e ha assistito 885.000 persone. Inoltre, a fine marzo le distribuzioni del WFP sono cominciate in tre woredas della zona Meridionale dove 168.000 persone hanno finora ricevuto cibo d’emergenza del WFP, portando il totale delle persone raggiunte a 1,05 milioni. A marzo, prima che al WFP fossero assegnate le zone Nordoccidentale e Meridionale, il WFP aveva assistito 33.000 persone nella zona Orientale.
  • Questa settimana, il WFP ha dato avvio al secondo ciclo di sei settimane di assistenza alimentare d’emergenza, iniziando da Korem e Ofla, due delle cinque nuove woredas nella zona Meridionale di recente aggiunte alle aree operative del WFP. Già nei primi giorni delle operazioni, il WFP prevede di assistere circa 80.000 persone delle quasi 200.000 totali in programma.
  • Inoltre, il WFP guida la risposta nutrizionale d’emergenza in tutto il Tigrè con i partners e sta rafforzando gli interventi per raggiungere le persone in 70 woredas. La principale sfida, specialmente nelle aree rurali, rimane l’accesso. Da febbraio, il WFP ha consegnato 315.000 razioni nutrizionali di emergenza a donne e bambini in 31 woredas. A maggio, il WFP ha raggiunto quasi 100.000 bambini e donne incinte o che allattano in tutte le zone ad eccezione di quella Occidentale.
  • Oltre a sostenere la risposta complessiva, il WFP ha consegnato 40.000 tonnellate di cibo per il Governo e i partner in Tigrè e ne ha trasportato nella regione 22.000 tonnellate per la National Disaster Risk Management Commission (NDRMC).
  • Un totale di 5,2 milioni di persone, il 91 per cento della popolazione del Tigrè, ha bisogno di assistenza alimentare d’emergenza a causa del conflitto in corso dallo scorso novembre.
  • In attesa dei risultati del nuovo studio della Scala di Classificazione integrata della sicurezza alimentare (Integrated Food Security Phase Classification – IPC) sui livelli della fame nel Tigrè, il WFP è fortemente preoccupato del numero di persone che vede aver bisogno di supporto nutrizionale e assistenza alimentare d’emergenza e sta facendo tutto il possibile per raggiungere 2,1 milioni di persone in stato di bisogno nei prossimi mesi.
  • Tuttavia, il WFP ha bisogno di 203 milioni di dollari per continuare a potenziare la sua risposta nel Tigrè, per salvare vite e mezzi di sostentamento fino alla fine dell’anno.

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L’agenzia ONU World Food Programme è stata insignita del Premio Nobel per la Pace 2020. Impegnata a salvare vite nelle emergenze, siamo la più grande organizzazione umanitaria al mondo la cui assistenza alimentare vuole costruire un percorso di pace, stabilità e prosperità per quanti si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto del cambiamento climatico.

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