La FAO e La Sapienza inaugurano un orto idroponico che apre la strada alla sperimentazione nell’agricoltura fuori suolo

Sul terrazzo della FAO un nuovo orto idroponico che apre la strada alla sperimentazione per una gestione migliore delle risorse nell’agricoltura fuori suolo

Il Direttore-Generale della FAO e la Rettrice dell’Università di Roma La Sapienza rafforzano il loro partenariato e inaugurano un orto idroponico innovativo e sostenibile

 

Roma – Oggi, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e l’Università di Roma La Sapienza hanno ulteriormente consolidato la loro collaborazione. In particolare nella lotta alle sfide globali e nella ricerca nel campo della agricoltura sostenibile con l’inaugurazione di un orto idroponico. Questo è stato aperto sul terrazzo della FAO, frutto dello studio di nuove tecniche di coltivazione fuori dal suolo.

L’innovativo orto idroponico è stato promosso dall’Università La Sapienza, dal Segretariato della Mountain Partnership e dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo . Questo presenta delle tecniche innovative che segnano un passo avanti nell’idroponica tradizionale.
L’orto consente di utilizzare l’acqua del rubinetto, eliminando la necessità di acqua demineralizzata e dunque riducendo lo spreco di risorse. In esso vengono impiegati solo fertilizzanti organici che riducono l’impronta ecologica del sistema. I microrganismi disciolti nell’acqua interagiscono con le piante, aumentandone la resistenza ai fattori di stress come le alte temperature e i parassiti. Inoltre, il sistema è progettato per l’uso esterno, eliminando la necessità di luce artificiale utilizzata nell’idroponica convenzionale, quindi mantenendo un consumo energetico giornaliero eccezionalmente basso. Infine l’orto è costruito al 90% con legno certificato sostenibile, riducendo al minimo l’uso di plastica utilizzata invece nei sistemi idroponici convenzionali.
Nel suo discorso di apertura alla cerimonia, alla quale hanno partecipato la Rettrice dell’Università La Sapienza Antonella Polimeni e la Vice Rappresentante Permanente d’Italia presso la FAO Stefania Costanza, il Direttore Generale della FAO ha definito l’agricoltura idroponica come una combinazione di tradizione e tecnologia moderna. Ha inoltre sottolineato l’importanza di un dialogo proficuo e continuo tra il mondo accademico e la FAO, a beneficio di entrambe le parti.
Il giardino idroponico fungerà da banco di prova per la ricerca che esplora il potenziale di miglioramento della gestione delle risorse nell’agricoltura fuori suolo che può rappresentare un’alternativa o un’integrazione all’agricoltura convenzionale, con potenziali applicazioni in aree con scarsità di acqua e suolo coltivabile, come le montagne.
Il Direttore-Generale della FAO e la Rettrice dell’Università La Sapienza, durante la cerimonia, hanno rinnovato la collaborazione al programma faro della FAO, Globally Important Agricultural Heritage Systems (GIAHS) e al Mountain Partnership, con il giardino idroponico che va a implementare il Memorandum d’Intesa già firmato nel dicembre del 2023.

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