La favola della Giornata Internazionale delle Foreste

In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste 2022, condividiamo una favola di Agnese Bizzarri, con illustrazione di Giorgio Pauri.

 

La foresta, dice un filosofo, è uno stato d’animo.

Tutti abbiamo una foresta interiore. Il nostro richiamo della foresta. La nostra ancestralità. Dovremmo sempre ascoltarla, perché non mente mai.

Foresta è natura. Foresta è vita. Foresta è spazio. Foresta è animali, foresta è piante, foresta è giungla. Foresta è diversità. Ne esistono tante di foreste: la Nera, l’Amazzonica, di Sherwood, del Congo, Rossa…

Delle fate, dei folletti, quella incantata. La foresta, come dice l’etimologia della parola, è entrata, è porta.

Immaginiamo foreste, le disegniamo, le sentiamo. Ma non sempre le ascoltiamo. E ne abbiamo cura.

Sono figlio della foresta, come tanti altri. Sono Rani, lo scimpanzè e vivo qui da sempre. La foresta è la mia casa.

Alla mattina mi sveglio tra suoni, colori, albe spettacolari. Il sole entra a spiragli fra gli alberi che la foresta  l’abbracciano, la proteggono. In tanti la abitano.

C’è Hai, bradipo: la lentezza della foresta, la sua calma, la sua fragilità.

C’è Tatan, tucano: il colore della foresta, splendido nei suoi arancioni e gialli.

C’è Sari, colibrì: la leggerezza della foresta.

C’è Eti, il giaguaro: la velocità della foresta. I suoi occhi accesi come fari di notte.

C’è Zan, la rana azzurra: il veleno della foresta.

C’è Lua, l’anguilla elettrica: le vibrazioni della foresta.

C’è Giada, la tigre: l’eleganza della foresta.

C’è Zu, l’armadillo: lo scudo della foresta.

C’è Fai, il boa constrictor: il legame con la foresta.

C’è l’orchidea selvaggia: la più bella del reame.

C’è la pianta del caffè: nasconde il profumo e una essenza meravigliosa. Quasi nessuno ne può fare a meno.

C’è l’albero della gomma. Fonte primaria per la produzione di caucciù.

C’è la Lupuna, alta fino a 70 metri, sacra e vitale. I nativi peruviani sostengono che questo albero porti uno spirito protettivo alla foresta.

La foresta è l’ossigeno per tutti noi.

L’Amazzonia è sul punto di diventare una fonte di CO2 per colpa della deforestazione selvaggia.

La Foresta serve per mangiare, per ospitare specie e popoli, per respirare, per vivere.

La foresta è la nostra mamma. Nessuno si sente bene senza la sua mamma, senza madre natura.

La Foresta. La mamma di tutte e tutti.

Oggi, 21 marzo, giornata delle Foreste è anche la giornata della Poesia. La Foresta: la Poesia della Natura.

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