Lavoro e retribuzione per le donne, a stento migliorati in 20 anni secondo l’Agenzia ONU per il lavoro

Nel XXI secolo, sull’uguaglianza sul posto di lavoro, l’accesso delle donne al lavoro, le condizioni di lavoro e il persistente divario retributivo, in tutto il mondo si sono visti pochi miglioramenti in quasi due decenni, hanno spiegato gli esperti del lavoro delle Nazioni Unite.

L’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) ha affermato che il divario occupazionale femminile è una realtà ostinata e dannosa del mercato del lavoro a livello globale, ma è particolarmente preoccupante nei paesi in via di sviluppo, dove quasi un quarto delle donne non è riuscito a trovare lavoro, rispetto al 16,6% degli uomini.

La valutazione si basa su nuovi dati raccolti da tutte le persone in cerca di lavoro e confrontati con i dati di quelli registrati come disoccupati.

A livello globale, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, il 15 per cento delle donne in età lavorativa desidera lavorare ma non è occupata, rispetto al 10,5 per cento degli uomini, e i tassi di disoccupazione risultano molto simili tra i sessi perché i criteri utilizzati per definire la disoccupazione spesso escludono in modo sproporzionato le donne stesse.

Le responsabilità personali e familiari, sono tra i motivi per cui le donne sono colpite in modo sproporzionato nella ricerca di un lavoro.

Sottolineando come il divario occupazionale tra i sessi sia rimasto pressoché invariato tra il 2005 e il 2022, l’ILO ha rimarcato che le donne continuano a essere sovra rappresentate in molti settori vulnerabili, come la gestione delle famiglie e dei parenti, piuttosto che per sé stesse, e questa vulnerabilità, insieme ai tassi di occupazione più bassi, si ripercuote sui guadagni delle donne. Infatti, a livello globale, per ogni dollaro di reddito da lavoro guadagnato dagli uomini, le donne guadagnano solo 51 centesimi.

In questa foto ci sono delle lavoratrici migranti
UN Women/Pornvit Visitoran Lavoratrici migranti in una fabbrica di ceramiche nel nord della Thailandia. Come parte della forza lavoro, i lavoratori migranti sostengono le imprese locali e anche le comunità di origine.

Esistono differenze significative tra le regioni: nei Paesi a basso e medio reddito la disparità di reddito tra i sessi è molto più marcata, con le donne che guadagnano rispettivamente 33 e 29 centesimi di dollaro. Mentre nei Paesi a reddito elevato e medio-alto, il reddito da lavoro relativo delle donne raggiunge rispettivamente 58 e 56 centesimi per ogni dollaro guadagnato dagli uomini.

A livello globale, secondo l’agenzia ONU per il lavoro, il tasso di disoccupazione si è attestato al 5,8% nel 2022, al di sotto dei tassi medi dei due decenni precedenti la pandemia, e si prevede che rimarrà a questo livello nel 2023.

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