Messaggio del Segretario Generale in occasione della Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù – 2 dicembre 2022

IL SEGRETARIO GENERALE

MESSAGGIO SULLA GIORNATA INTERNAZIONALE
PER L’ABOLIZIONE DELLA SCHIAVITÙ
 

2 dicembre 2022

Nel commemorare la Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù, dobbiamo riconoscere che l’eredità della tratta transatlantica degli africani ridotti in schiavitù si riverbera ancora oggi, lasciando una cicatrice sulle nostre società e impedendo uno sviluppo equo.

Dobbiamo identificare e sradicare anche le forme di schiavitù contemporanee, come il traffico di esseri umani, lo sfruttamento sessuale, il lavoro minorile, i matrimoni forzati e l’uso di bambini nei conflitti armati.  Le ultime stime del Global Estimates of Modern Slavery sul lavoro forzato e sul matrimonio forzato rivelano che, nel 2021, circa 50 milioni di persone sono state ridotte in schiavitù, e questo numero sta crescendo.

I gruppi più emarginati rimangono particolarmente vulnerabili, incluse le minoranze etniche, religiose e linguistiche, i migranti, i bambini e le persone con diversi orientamenti sessuali e identità di genere.  Per la maggior parte queste persone vulnerabili sono donne.

In questa Giornata Internazionale faccio appello ai Governi e alle società affinché rinnovino il loro impegno a eradicare la schiavitù.  È necessario adottare misure più incisive con la piena partecipazione di tutti i portatori d’interesse, inclusi il settore privato, i sindacati, la società civile e le istituzioni per i diritti umani.  Esorto inoltre tutti i paesi a proteggere e sostenere i diritti delle vittime e dei sopravvissuti alla schiavitù.

 

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