Messaggio del Segretario Generale per la Giornata Mondiale di commemorazione e dignità delle vittime di genocidio e della prevenzione di questo crimine

IL SEGRETARIO GENERALE

GIORNATA MONDIALE DI COMMEMORAZIONE E DIGNITÀ DELLE VITTIME DI GENOCIDIO E DELLA PREVENZIONE DI QUESTO CRIMINE

New York, 9 dicembre 2020

Il genocidio è il più odioso dei crimini, che spazza tutto ciò che tocca in uno tsunami di odio e distruzione. È un attacco ai nostri più fondamentali valori condivisi.

Oggi, commemorando e onorando le vittime di genocidio, ricordiamo che le Nazioni Unite si fondano sull’imperativo di prevenire questo crimine. La Convenzione sul Genocidio, adottata nel dicembre 1948 sull’onda dell’Olocausto e della II Guerra Mondiale, fu il primo trattato su diritti umani adottato dall’Assemblea Generale. Esso resta più che mai attuale nella nostra azione di prevenzione del genocidio e di altri crimini atroci, crimini che, tristemente, sono ancora perpetrati nell’impunità e nell’assenza di qualunque rispetto per la santità della vita umana.

Il genocidio non manca mai di scuotere la coscienza del mondo quando avviene. Ma non viene mai commesso senza chiari, molteplici segni premonitori. Le vittime sono spesso il bersaglio di discorsi d’odio, discriminazione e violenza. Una delle nostre sfide residue, 72 anni dopo l’adozione della Convenzione sul Genocidio, consiste nel riconoscere tali segni in maniera tempestiva e agire di conseguenza.

I discorsi d’odio rappresentano un chiaro segnale, e occorre migliorare la nostra capacita’ di rigettarli in tutte le loro forme. Ciò implica tra l’altro che compagnie tecnologiche e social media facciano la propria parte. Anche leader religiosi e società civile hanno un ruolo nella prevenzione. I  governi devono garantire lo spazio civico che permetta a istituzioni e difensori dei diritti umani di svolgere il proprio essenziale lavoro e devono tutelare i diritti di quanti siano a rischio.

Mirare a una credible ed efficace ricerca di responsabilità è inoltre essenziale per prevenire il genocidio. Il nesso tra sistematica impunità e atrocità dei crimini è evidente. L:a risposta sta in indagini imparziali appoggiate dalle istanze giudiziarie. Ciò significa anche accesso alla giustizia e a rimedi efficaci per le vittime. Mentre sofferenza e coraggio delle vittime sono riconosciuti nei processi di accertamento della responsabilità, è raro che lo siano anche i loro bisogni psicologici e materiali. Le vittime hanno diritto a verità, giustizia, risarcimenti e un pacchetto comprensivo di garanzie che il crimine non si ripeta.

La prevenzione del genocidio coinvolge in ultima analisi tutta la società. È cruciale che noi tutti uniamo i nostri sforzi per difendere i principi di uguaglianza e dignità umana e porre rimedio a lacune e polarizzazione che sono così prevalenti nelle nostre società oggi. In questa Giornata, investiamo dunque nella prevenzione impegnandoci a sostenere i precetti stabiliti nella Convenzione sul Genocidio.

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