L’OMS chiede l’accesso all’assistenza sanitaria e umanitaria nel quarto giorno di conflitto in Israele e nei Territori palestinesi occupati

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità,WHO) rinnova l’appello a porre fine alle ostilità che stanno causando indicibili sofferenze in Israele e nella Striscia di Gaza. Oltre 1000 persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite in seguito agli orribili atti di violenza compiuti da Hamas sabato in Israele. Novecento persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite in giorni di bombardamenti da parte di Israele a Gaza. Il dolore di tante famiglie e’ insopportabile.

L’OMS ha offerto assistenza agli operatori sanitari sia in Israele sia nei Territori palestinesi occupati.

Il 9 ottobre, il Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha incontrato il Presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi, che ha accolto la richiesta dell’OMS di facilitare la consegna di forniture sanitarie e altre forniture umanitarie a Gaza attraverso il valico di Rafah. Questi corridoi umanitari devono essere protetti.

Nella Striscia di Gaza, gli ospedali – che hanno esaurito le scorte accumulate dall’OMS  prima dello scoppio della crisi – funzionano con generatori di riserva e il carburante potrebbe esaurirsi nei prossimi giorni. . La risposta sanitaria salvavita dipende ora dall’arrivo di nuove forniture e di carburante alle strutture sanitarie il più rapidamente possibile.
L’OMS si sta adoperando con urgenza per procurare localmente le forniture mediche necessarie a soddisfare la domanda e sta preparando i rifornimenti dal suo Global Medical Logistics Hub di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

L’OMS è inoltre seriamente preoccupata per la salute e il benessere degli ostaggi, tra cui civili anziani, sequestrati da Hamas in Israele durante gli attacchi del 7 ottobre. Le esigenze sanitarie e mediche degli ostaggi devono essere affrontate immediatamente e chiediamo il loro rilascio in condizioni di sicurezza.

Per saperne di piu’:

Attualità