OMS: La ripartizione iniqua dei vaccini COVID-19 diventa “più grottesca ogni giorno” 

Il crescente divario tra il numero di vaccini somministrati nei Paesi ricchi e quelli somministrati tramite il programma COVAX sta diventando “più grottesco ogni giorno”, ha sottolineato lunedì il direttore dell’OMS  

“A gennaio, ho detto che il mondo era sull’orlo di un catastrofico fallimento morale, se non si fossero prese misure urgenti per garantire un’equa distribuzione dei vaccini”, ha ricordato lunedì ai giornalisti Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), durante il consueto briefing informativo dell’Agenzia.

“Abbiamo i mezzi per impedire questo fallimento, ma è sconcertante vedere quanto poco venga fatto nel mondo per evitarlo davvero”, ha aggiunto, notando che l’OMS sta lavorando “giorno e notte per trovare soluzioni per aumentare la produzione e la distribuzione equa dei vaccini”.

Falso senso di sicurezza  

Il capo dell’OMS ha sottolineato che mentre alcuni Paesi stanno vaccinando l’intera popolazione, altri non hanno a disposizione nemmeno una dose.

“L’iniqua distribuzione dei vaccini non è solo un oltraggio morale, è anche economicamente ed epidemiologicamente controproducente”, ha continuato Tedros Ghebreyesus, sottolineando che alcune nazioni stanno procedendo con la vaccinazione di persone più giovani e a basso rischio, a spese di “operatori sanitari, persone anziane e altri gruppi vulnerabili in altri Paesi”.

Più trasmissioni significano più varianti. Lo squilibrio nei vaccini fornisce solo “un falso senso di sicurezza” nei Paesi più ricchi, poiché “più varianti emergono, più è probabile che eludano i vaccini. Se i Paesi più ricchi non vogliono condividere i vaccini con i Paesi più poveri per le giuste ragioni, ci appelliamo a loro di farlo per interesse personale”, ha proseguito.

L’impegno per l’equità di AstraZeneca  

Lunedì, uno studio condotto negli Stati Uniti, Cile e Perù ha dimostrato che il vaccino di AstraZeneca è efficace al 79% nel prevenire la malattia e al 100% contro i sintomi gravi e l’ospedalizzazione.  “Questi dati sono un’ulteriore prova che il vaccino Oxford-AstraZeneca è sicuro ed efficace”, ha osservato il direttore dell’OMS.  Inoltre, Tedros Ghebreyesus ha ricordato che AstraZeneca è “l’unica azienda che si è impegnata a non trarre profitto dal suo vaccino durante la pandemia” ed è l’unica ad aver dato “in licenza la sua tecnologia a diverse altre aziende” in Paesi come la Corea del Sud e l’India, i quali stanno producendo più del 90% dei vaccini distribuiti da COVAX.

Necessità di condividere la tecnologia dei vaccini  

“Abbiamo bisogno che più produttori di vaccini seguano questo esempio e concedano in licenza la loro tecnologia ad altre aziende”, ha sottolineato il capo dell’OMS.

Un anno fa, il Costa Rica e l’OMS avevano lanciato un meccanismo chiamato COVID-19 Technology Access Pool (C-TAP), progettato proprio per promuovere un “modello di scienza aperta”, dove le condivisioni di licenze e brevetti sarebbero avvenute “in modo non esclusivo e trasparente, per sfruttare il più possibile la capacità produttiva mondiale. Finora, il C-TAP rimane uno strumento molto promettente, ma sottoutilizzato”.

L’OMS e i suoi partner possono progettare soluzioni per salvare vite umane, ma hanno “bisogno che tutti i Paesi e tutti i produttori lavorino con noi per poterle mettere in atto”, ha concluso il direttore dell’OMS.

 

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