Il Segretario Generale – Osservazioni alla Riunione Plenaria dell’Assemblea Generale per ascoltare il discorso di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana

Il Segretario Generale – Osservazioni alla Riunione Plenaria dell’Assemblea Generale per ascoltare il discorso di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana

New York, 7 maggio 2024

[traduzione non ufficiale]

Vostra Eccellenza, Sergio Mattarella; Signor Presidente dell’Assemblea Generale, Eccellenze, Signore e Signori,

Eccellenze, Signore e Signori,

Sono lieto di unirmi al Presidente Francesco nel dare il benvenuto al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

La Repubblica italiana è da tempo un campione delle Nazioni Unite e della cooperazione internazionale.

Nel corso della sua ricca storia, l’Italia ha svolto un ruolo centrale nel facilitare il dialogo, promuovere la comprensione e forgiare la collaborazione tra i popoli e le nazioni.

La sua posizione al centro del Mediterraneo le ha permesso di fungere da crocevia culturale, economico e diplomatico tra nord e sud.

Alle Nazioni Unite, l’Italia ha sempre dimostrato la sua leadership nella difesa della pace, dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile, ospitando molti organismi dell’ONU e impiegando le sue forze in missioni di mantenimento della pace.

Oggi questi valori condivisi sono minacciati.

Mentre la nostra famiglia umana affronta conflitti crescenti, una crisi climatica, disuguaglianze crescenti e tecnologie dirompenti.. una cosa è chiara: non siamo preparati.

Il Consiglio di sicurezza è spesso paralizzato dalle divisioni geopolitiche.

L’architettura finanziaria globale è obsoleta, disfunzionale e ingiusta.

Queste istituzioni sono state create quasi 80 anni fa, in un’epoca in cui molti membri di questa Assemblea Generale erano sotto il dominio coloniale.

Non rappresentano il mondo di oggi e non possono affrontare le nuove minacce emergenti.

Dobbiamo unirci per rimodellare e rafforzare con urgenza le nostre istituzioni multilaterali.

Ciò significa cambiare la composizione e i metodi di lavoro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per renderlo più inclusivo ed efficace.
E significa rafforzare e riformare un’architettura finanziaria internazionale obsoleta, disfunzionale e ingiusta, che ha fallito nella sua missione di fornire una rete di sicurezza globale ai Paesi in via di sviluppo, in particolare a quelli che stanno affogando nel debito.

Il Vertice del futuro di settembre rappresenta un’opportunità unica per aggiornare queste istituzioni per il XXI secolo.

Per quanto riguarda la pace e la sicurezza, il Vertice deve basarsi sulla Nuova agenda per la pace per potenziare i nostri sistemi di sicurezza collettiva, garantire una migliore rappresentanza e mettere la prevenzione al centro dei nostri sforzi.

Per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, dobbiamo compiere progressi significativi verso un’architettura finanziaria globale più inclusiva, che fornisca finanziamenti a lungo termine molto più accessibili ai Paesi in difficoltà e che funzioni per tutti.

Dobbiamo inoltre dare vita allo stimolo per gli SDG mobilitando almeno 500 miliardi di dollari all’anno di finanziamenti per i Paesi in via di sviluppo.

Per quanto riguarda le tecnologie emergenti, il Global Digital Compact deve fornire soluzioni per colmare il divario digitale e sviluppare una governance dell’intelligenza artificiale efficace e basata sui diritti umani.
Signor Presidente, Eccellenze,

l’Italia ha sempre sostenuto i nostri sforzi di riforma, sostenendo la necessità di avere Nazioni Unite più inclusive, trasparenti ed efficaci.

Mentre le discussioni in vista del Vertice entrano in una fase chiave, la voce dell’Italia è più che mai necessaria per colmare le divisioni, costruire la fiducia e trovare soluzioni.
Le priorità dell’Italia in qualità di Presidente del G7 – difesa del sistema internazionale basato sulle regole, dialogo con il Sud del mondo e governance dell’IA “incentrata sull’uomo” – fanno eco a questa visione.

Il G7 ha la responsabilità speciale di essere in prima linea negli sforzi di riforma per costruire un multilateralismo più equo ed efficace.

Conto sulla leadership italiana del G7 in questo anno fondamentale per aiutare i Paesi sviluppati ad abbracciare queste riforme.

Caro Presidente Sergio Mattarella,

la sua presenza qui oggi è una testimonianza della duratura amicizia tra l’Italia e le Nazioni Unite.

Grazie per la sua leadership e per la sua incrollabile dedizione a un futuro più pacifico, prospero e sostenibile per tutti.

Grazie mille.

 

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