Attraverso la sua National Disaster Management Authority, il governo pakistano – che ha dichiarato un’emergenza nazionale – sta guidando la risposta nel coordinare le valutazioni e dirigere gli aiuti umanitari alle persone colpite.
Da giugno, le inondazioni e le frane causate dalle forti piogge monsoniche hanno portato distruzione diffusa in tutto il Pakistan, creando la sua “sfida più grande” degli ultimi decenni, secondo Julien Harneis, coordinatore residente delle Nazioni Unite e coordinatore umanitario nel paese.
Ha chiesto “condivisione degli oneri e solidarietà” a livello internazionale sulla scia della “catastrofe causata dal cambiamento climatico”.
Secondo le notizie, un terzo del paese potrebbe essere lasciato sott’acqua mentre il clima monsonico continua, ed è probabile che il bilancio delle vittime aumenti man mano che più fiumi esplodono gli argini, lavando via strade e ponti, con molte comunità nelle regioni montuose settentrionali tagliate spento.