Rapporto IPCC: Impatti, adattamento e vulnerabilità

Le città sono hotspot di impatti climatici, ma anche una parte cruciale della soluzione 

 

Il Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) ha appena pubblicato il suo ultimo rapporto: Climate Change 2022, Impatti, adattamento e vulnerabilità. Il rapporto conferma che il mondo deve affrontare “inevitabili rischi climatici multipli nei prossimi vent’anni con un riscaldamento globale di 1,5°C (2,7°F)”. Il superamento di questo livello di riscaldamento aggraverà ulteriormente gli impatti, “alcuni dei quali saranno irreversibili.” Come ha affermato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres: “Il rapporto IPCC di oggi è un atlante della sofferenza umana e un atto d’accusa schiacciante per il fallimento dei leader nell’affrontare i cambiamenti climatici”.

Gli scienziati dell’IPCC sottolineano che il cambiamento climatico interagisce con tendenze globali come l’uso insostenibile delle risorse naturali e la crescente urbanizzazione. Le ingiustizie, i conflitti, la povertà, un governo debole e un accesso limitato ai servizi essenziali aumentano la sensibilità ai rischi e limitano le capacità delle comunità di adattarsi ai cambiamenti climatici. La co-presidente del Gruppo di Lavoro II dell’IPCC, Debra Roberts, riassume: “la crescente urbanizzazione e il cambiamento climatico creano rischi complessi, specialmente per quelle città che già sperimentano uno sviluppo urbano mal pianificato, alti livelli di povertà e di disoccupazione e un’assenza di servizi essenziali”.

I rischi climatici per le città sono aumentati in modo significativo rispetto all’ultimo Rapporto di Valutazione dell’IPCC del 2014. In particolare gli insediamenti informali, dove le posizioni e gli alloggi precari così come l’accesso limitato ai servizi essenziali sono identificati come estremamente vulnerabili.

Il rapporto indica le azioni chiave da intraprendere, molte delle quali richiedono interventi nelle città da parte dei decisori in ambito urbano a tutti i livelli in collaborazione con il settore privato, la società civile e altri stakeholders urbani.

Le opportunità per promuovere lo sviluppo resistente ai cambiamenti climatici nelle città includono l’implementazione di una pianificazione integrata e inclusiva e l’integrazione delle preoccupazioni relative al cambiamento climatico negli investimenti nelle infrastrutture urbane, comprese le infrastrutture sociali ed ecologiche. Salvaguardare la biodiversità e gli ecosistemi e garantire risultati equi contribuisce a molteplici benefici per la salute e il benessere, anche per le comunità emarginate e vulnerabili.

UN-Habitat, insieme al Global Covenant of Mayors (GCoM) e all’IPCC, ha ospitato l’Innovate4Cities Conference nel 2021. Con oltre 880 oratori e 190 incontri, questo evento ha riunito la partnerships tra scienza e innovazione per promuovere città inclusive, resilienti e a impatto zero. I risultati della conferenza, che comprendono l’aggiornata Global Research and Action Agenda (GRAA) sul Climate Action locale, evidenziano quali sono le buone abitudini più all’avanguardia e indentificano le lacune in materia di conoscenza e innovazione. Il GRAA fornisce il quadro e la direzione di ricerca per il Rapporto Speciale dell’IPCC su Città e Cambiamenti Climatici che è previsto come parte del prossimo Ciclo di Valutazione dell’IPCC.

In risposta ai risultati della conferenza di Innovate4Cities e con le chiare istruzioni che quest’ultimo rapporto dell’IPCC fornisce, UN-Habitat sarà in grado di rafforzare ulteriormente il sostegno dell’agenzia agli stati, città e comunità che ne fanno parte. Le priorità di UN-Habitat per i prossimi due anni includeranno l’accelerazione del programma di punta RISE UP: Resilient Settlements for the Urban Poor, costruire su progetti sostenuti dall’ Adaptation Fund in 15 paesi e per altri cinque che sono in fase di approvazione. Altre priorità sono l’espansione del programma di innovazione sui cambiamenti climatici, l’accesso a finanziamenti per il clima e il rafforzamento della governance climatica a vari livelli, così come l’integrazione degli aspetti relativi all’ambiente nella pianificazione urbana e nei programmi settoriali. UN-Habitat continuerà a lavorare a stretto contatto con gli stati membri e con i principali partner globali come il Global Covenant of Mayors and Local Governments for Sustainability, ICLEI.

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