Rapporto UNAIDS: a quarant’anni dalle prime segnalazioni, si può porre fine all’AIDS

A quarant’anni dalla segnalazione dei primi casi di AIDS, il nuovo rapporto di UNAIDS, il programma delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS, mostra che decine di Paesi hanno raggiunto o superato gli obiettivi per il 2020 fissati dall’Assemblea Generale nel 2016.

A livello globale, il rapporto mostra che il numero di persone in trattamento è più che triplicato dal 2010. Stima inoltre che grazie a trattamenti di qualità siano stati evitati 16,2 milioni di decessi dal 2001. I dati mostrano che dal 2010 a oggi, i decessi correlati all’AIDS sono diminuiti del 43% mentre si è registrato un calo del 30% nelle nuove infezioni da HIV.

Secondo il rapporto, i Paesi con leggi e politiche progressiste e sistemi sanitari forti e inclusivi hanno avuto i migliori risultati contro l’HIV, mentre i Paesi con leggi punitive e con scarso rispetto dei diritti nel campo sanitario continuano a trascurare e stigmatizzare le persone infettate, escludendole dai servizi di trattamento. 

UNAIDS ha esortato i leader mondiali ad impegnarsi a raggiungere una nuova serie di obiettivi per il 2025 per poter porre fine all’AIDS in tutto il mondo entro il 2030. I leader mondiali si riuniranno in occasione della quinta riunione di Alto Livello dell’Assemblea Generale sull’AIDS, che si terrà dall’8 al 10 giugno 2021.

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