Rapporto UNRWA #7 sulla situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, 17 ottobre 2023

Rapporto UNRWA #7 sulla situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, 17 ottobre 2023

 

Sono continuati i pesanti bombardamenti delle forze israeliane, dall’aria, dal mare e dalla terra. 

Le forze aeree israeliane hanno continuato a colpire anche a Khan Younis e in altre aree meridionali, nonostante la direttiva alla popolazione di Gaza di spostarsi verso sud.
L’acqua rimane un problema fondamentale, perché senza acqua la gente inizierà a morire.
Le preoccupazioni per la disidratazione e le malattie trasmesse dall’acqua sono elevate, dato il collasso dei servizi idrici e igienico-sanitari, compreso l’arresto odierno dell’ultimo impianto di desalinizzazione dell’acqua di mare funzionante a Gaza.
Una linea d’acqua è stata aperta oggi per tre ore solo nel sud della Striscia di Gaza, fornendo acqua limitata solo a metà della popolazione di Khan Yunis (quasi 100.000 persone). Questo non risolve gli urgenti bisogni idrici in altre parti di Khan Yunis, nell’Area di Mezzo e a Rafah. Solo il 14% della popolazione della Striscia ha beneficiato di questa apertura di tre ore della linea idrica.
A Gaza sono necessari 600.000 litri di carburante al giorno per far funzionare gli impianti idrici e di desalinizzazione. L’UNRWA ha spostato (il 16 ottobre) alcune delle sue scorte di carburante, peraltro molto limitate, che già aveva all’interno di Gaza.
Le riserve di carburante in tutti gli ospedali di Gaza dovrebbero durare solo per altre 24 ore. L’interruzione dei generatori di riserva metterebbe a serio rischio la vita di migliaia di pazienti.

In nove giorni di conflitto, secondo il Ministero della Sanità palestinese, 2.670 palestinesi sono stati uccisi a Gaza (una media di 267 al giorno, o 11 ogni ora) e 9.600 sono rimasti feriti.

In Israele, secondo diverse fonti, sono state uccise 1.300 persone e almeno 4.121 sono rimaste ferite.

14 membri dello staff dell’UNRWA sono stati purtroppo uccisi dal 7 ottobre. Si tratta di notizie confermate, ma è probabile che il numero sia più alto.
24 segnalazioni confermate di installazioni dell’UNRWA nella Striscia di Gaza colpite a causa di attacchi aerei e bombardamenti. È probabile che il numero effettivo sia più alto.
Si stima che 1 milione di persone siano state sfollate nella Striscia di Gaza. Circa 600.000 nella Middle Area, a Khan Yunis e a Rafah, di cui quasi 400.000 in installazioni dell’UNRWA.
La base logistica dell’UNRWA di Rafah ospita attualmente quasi 8.000 persone e il numero continua ad aumentare. La tensione è molto alta.
Nonostante l’ordine di evacuazione delle forze israeliane, un numero imprecisato di sfollati interni rimane nelle scuole UNRWA del nord. L’UNRWA non è più in grado di assistere o proteggere gli sfollati in quelle aree e non dispone di informazioni sulle loro esigenze e condizioni.
L’UNRWA gestisce otto cliniche sanitarie primarie nelle aree centrali e meridionali.
È probabile che l’UNRWA esaurisca le medicine nelle sue cliniche sanitarie nel prossimo mese. In alcune cliniche è probabile che le scorte si esauriscano prima, a causa delle difficoltà di trasporto delle forniture da un luogo all’altro.

L’UNRWA e le Nazioni Unite stanno compiendo intensi sforzi di advocacy ad alto livello per consentire l’ingresso di forniture umanitarie critiche nella Striscia di Gaza.

In Cisgiordania, continuano le restrizioni significative all’accesso e ai movimenti e la crescente violenza dei coloni. Secondo l’OCHA, dal 7 ottobre sono stati uccisi 58 palestinesi e 1.176 sono stati feriti.
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